Sapere prima dove sono gli autovelox permetterebbe agli automobilisti di evitare la multa per eccesso di velocità. Non stupisce che gli strumenti volti a questo scopo sono diversi: ma funzionano veramente? Il numero altissimo di multe per eccesso di velocità porterebbe a pensare di no, ma vediamo meglio.

Autovelox segnalati: le regole

Distinguiamo in primis tra autovelox fissi e mobili. I primi vanno sempre segnalati da un apposito cartello che li precede. La distanza minima tra il cartello di avvertimento e la posizione dell’autovelox non è fissa ma deve essere tale da garantire, sulla base delle condizioni del traffico e della visibilità, lo spazio necessario per rallentare o frenare in sicurezza.

Gli scout speed invece, ovvero gli strumenti di misurazione della velocità montati nelle volanti, non necessitano in generale di segnaletica preventiva.

Segnalazione autovelox: strumenti leciti e non

La legge proibisce le app che segnalano le mappe degli autovelox mobili. L’automobilista sorpreso ad usarle rischia una multa da 808 a 3.238 euro oltre alla confisca del dispositivo elettronico. Sono invece legali i gps che, tra le altre funzioni, prevedono anche l’indicazione dei posti in cui i controlli potrebbero essere eseguiti (senza che questi corrispondano sempre e necessariamente alle postazioni degli autovelox.

Per quanto riguarda gli autovelox installati dalla Polizia di Stato è previsto un elenco pubblico e non soggetto a modifiche di quelli fissi e un elenco aggiornato settimanalmente con quelli mobili.

Gli autovelox possono stare su entrambi i lati della strada?

Le autorizzazioni degli autovelox devono prevedere non solo il km in cui vanno posizionati ma anche il lato della strada preciso.