La  circolare Inps 107 del 23 settembre ha fornito chiarimenti sulle pensioni di invalidità che avranno diritto all’aumento operativo dal 2 novembre prossimo. Il nuovo trattamento viene esteso a tutti gli invalidi civili al 100%, senza attendere il compimento del 60° anno di età. Chi tra questi percepisce l’indennità di accompagnamento si chiede se quest’ultima possa far aumentare il reddito e, quindi, determinare l’esclusione. Vediamo di quanto aumentano le pensioni e per chi, per poi rispondere a questo dubbio.

Aumentano le pensioni di invalidità: requisiti e importo

L’aumento delle pensioni da novembre è frutto dalla sentenza con cui la Corte Costituzionale ha riconosciuto illegittimo un importo che non permettesse ai titolari di assegno di invalidità di inadeguato al soddisfacimento delle più elementari esigenze di vita quotidiana.

Con le nuove disposizioni le pensioni di invalidità passano da 286,81 a 651,51 euro (viene riconosciuta anche la tredicesima mensilità). A novembre però la pensione arriverà a 2 mila euro perché l’aumento scattava dal 20 luglio scorso quindi, con il primo assegno, si recuperano gli arretrati in un versamento una tantum per gli aventi diritto. Con la pensione di invalidità di novembre, quindi, si riconoscono gli ultimi undici giorni di luglio più il mese intero di agosto, settembre e ottobre.

Entro quale reddito si ha diritto all’aumento

Il dubbio non è banale. Per l’aumento della pensione di invalidità, infatti, vanno rispettati alcuni criteri di reddito. Concorrono in questo senso (anche se del coniuge):

  • redditi assoggettabili ad IRPEF;
  • redditi assoggettabili a tassazione corrente;
  • redditi assoggettabili a tassazione separata;
  • redditi tassati alla fonte;
  • redditi esenti da IRPEF.

Viene espressamente chiarito, invece, che non concorrono invece al calcolo del reddito:

  • reddito della casa di abitazione;
  • pensioni di guerra;
  • indennità di accompagnamento;
  • importo aggiuntivo di 154,94 euro previsto dal comma 7 dell’articolo 70 della legge 23 dicembre 2000, n. 388;
  • trattamenti di famiglia;
  • indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze irreversibili conseguenti a vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.

Pensione da 2 mila euro a novembre anche per chi prende l’accompagno

Rispondendo ai dubbi sulla compatibilità tra aumento della pensione di invalidità e indennità di accompagnamento, confermiamo quindi che la seconda non concorre a fare reddito ai fini dei requisiti per l’importo maggiorato.