Rischio di un aumento delle addizionali comunali IRPEF in alcuni comuni italiani. Dove potrebbe essere introdotta pure una tassa di imbarco. In porti e aeroporti. Al riguardo, il colpo di scena arriva con il nuovo Decreto aiuti. In quanto il provvedimento del Governo Draghi offre discrezionalità. Ai sindaci per alzare, sotto certe condizioni, la tassazione locale.

L’aumento delle addizionali comunali IRPEF e la tassa di imbarco, sebbene sia solo sulla carta, rappresentano chiaramente una vera e propria doccia fredda. Per i cittadini.

Che sono già alle prese con i rincari delle bollette di luce e gas. E con gli aumenti dei prezzi dei beni di prima necessità a partire dai generi alimentari. Con una conseguente perdita del potere d’acquisto tanto per salari e stipendi, quanto per le pensioni.

Aumento delle addizionali comunali IRPEF e la tassa di imbarco. Colpo di scena con il nuovo Decreto aiuti varato dal Governo Draghi

L’aumento delle addizionali comunali IRPEF e la tassa di imbarco incombono, in particolare, per i cittadini che risiedono in comuni ad alto indebitamento. O addirittura sul filo del dissesto finanziario. In tal caso, infatti, lo Stato italiano tende la mano alle amministrazioni comunali.

Permettendo loro di optare, proprio con l’aumento delle addizionali comunali IRPEF, per un innalzamento della tassazione locale oltre quelli che sono i limiti nazionali consentiti. A discrezione dei comuni più indebitati, inoltre, il Decreto aiuti apre pure all’introduzione di una tassa da imbarco. Pari a 2 euro per ogni passeggero che si imbarca nei porti. Oppure negli aeroporti.

Quali sono le città italiane a rischio di inasprimento della tassazione locale, da Milano a Palermo

L’aumento delle addizionali comunali IRPEF e la tassa di imbarco potrebbero diventare realtà in comuni come Milano e Napoli. Ma anche Genova, Torino e Palermo. In accordo con quanto è stato riportato da IlFattoQuotidiano.

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