Aumenteranno le pensioni nel 2023 e questo ormai è un dato certo dal momento che il tasso di inflazione di questi ultimi mesi è davvero schizzato alle stelle. L’aumento delle pensioni arriverà a superare il 7% come già stabilito in base ai calcoli relativi alla perequazione. A gennaio tutto ormai definito con oltre 70 euro di aumenti lordi per chi prende 1.000 euro di pensione, 140 euro per chi ne prende 2.000 e così via. Dopo il via libera al decreto da parte del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, l’aumento del 7,3% come indicizzazione scatterà a gennaio.
Ma c’è la concreta possibilità che si passi a una indicizzazione a più riprese. Aumentano le pensioni nel 2023 e non solo a gennaio, questo ciò che sembra bollire in pentola.
“Avrei una domanda da porre alla redazione. Ho una pensione che supera di poco i 1.000 euro netti al mese. Mi dicono di aumenti notevoli delle pensioni 2023 a gennaio. Ma di quanto aumenteranno gli assegni davvero?”

La perequazione e le pensioni, ecco gli aumenti di gennaio

Il ricalcolo delle pensioni con l’indicizzazione al tasso annuale di inflazione è una costante nel sistema pensionistico italiano. In genere le pensioni si adeguano all’inflazione una volta all’anno e sempre a gennaio. Lo scorso ottobre però è successo qualcosa di particolare è di veramente eccezionale. Infatti l’aumento della perequazione è stato concesso in anticipo anche se in misura provvisoria e parziale. Una soluzione straordinaria come straordinario è il periodo storico che stanno vivendo gli italiani con un inflazione arrivata a livelli record. E proprio proseguendo questo trend, si pensa a incrementi costanti delle pensioni nel 2023. L’inflazione continuerà così e al Governo pensano a una soluzione alternativa. Non si aspetterebbe più gennaio per avere la perequazione delle pensioni, ma scatterebbe ogni tre mesi. Contenere la perdita di potere di acquisto delle pensioni e dei pensionati è ciò che interessa al Governo evidentemente.

Aumentano le pensioni nel 2023 e forse non solo a gennaio

La perequazione delle pensioni nel 2023 al tasso di inflazione potrebbe diventare periodica. Di tre mesi in tre mesi, ovvero, quattro volte all’anno. Sarebbe questa la via individuata per compensare la perdita del potere di acquisto delle pensioni. In base al tasso di inflazione, che ha fatto salire di molto pure i beni di primissima necessità, ecco quindi una soluzione estemporanea del Governo. Ma nella Legge di Bilancio non c’è nulla al momento. Infatti, se questo cambiamento diventerà definitivo, lo farà tramite una legge ad hoc da varare a anno nuovo. E le pensioni nel 2023 aumenterebbero oltre che a gennaio anche ad aprile, luglio e ottobre.