“Allora mettiamo caso che tu ogni mese prendi un cinghiale: a gennaio una freccia, un cinghiale; febbraio, una freccia, un cinghiale… poi arriva dicembre, tiri la tua freccina… e trovi due cinghiali! Ti è mai successo? Si chiama tredicesima… Se il tuo cuore non conosce questa gioia allora taci, perché i tuoi dei ti hanno condannato alla partita IVA“, afferma Checco Zalone nel film Quo vado.

Proprio la partita Iva si rivela essere spesso un’arma a doppio taglio. Questo perché i lavoratori in questione non hanno, ad esempio, diritto a diverse agevolazioni che sono, invece, riconosciute ai lavoratori dipendenti.

Tra queste si annoverano la tredicesima, ma anche i giorni di ferie e così via. Se tutto questo non bastasse, l’Agenzia delle Entrate può chiudere una partita IVA, salvo poi costringere i soggetti interessati a recarsi presso un istituto di credito se intende riaprirla. Ecco per quale motivo.

Attenzione in questo caso l’Agenzia delle Entrate può chiuderti la partita IVA e costringerti ad andare in Banca per riaprirla

L’evasione fiscale continua a essere una delle maggiori piaghe del nostro Paese. Per questo motivo il Fisco e la Guardia di Finanza sono costantemente al lavoro per scoprire i furbetti. Tanti sono gli strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per effettuare i controlli, come ad esempio l’applicazione VeRA, il cui utilizzo potrebbe violare la privacy.

Sempre in tale ambito Maurizio Leo, viceministro Mef con delega al fisco, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha sottolineato come:

“Il governo non abbassa la guardia sull’evasione. Lo testimonia la norma sulle partite Iva che vengono aperte e chiuse a ripetizione per non pagare le imposte. L’Agenzia delle entrate, in questi casi, potrà cancellare la partita Iva. E se il titolare vuole riavviare un’attività, dovrà prima fornire una fidejussione bancaria a garanzia delle imposte future”. 

Fideiussione bancaria: cos’è e come funziona

Sono tanti i soggetti che chiudono la propria attività solamente per non pagare le imposte, salvo poi decidere di riaprirla poco dopo.

Proprio per evitare che si manifestino situazioni del genere, pertanto, d’ora in poi verrà richiesta una fidejussione bancaria. Una novità indubbiamente importante che contribuirà a contrastare l’evasione fiscale.

La fidejussione bancaria viene generalmente richiesta nel momento in cui una persona stipula un contratto di carattere economico con una terza parte. Entrando nei dettagli si presenta come una particolare forma di tutela dove è la banca a garantire l’adempimento del soggetto che ne fa richiesta.