Parliamo di assunzione di figli o vedove/i di ex dipendenti dopo la loro morte. In particolare, prendiamo come caso quello del figlio di un ex dipendente di un’azienda, deceduto e del diritto o meno di venir assunto dall’azienda con chiamata diretta.

Offerta al pubblico

Secondo l’articolo 1336 del codice civile se un’azienda decide di assumere figli o vedove di un dipendente morto, questa scelta non può essere qualificata come offerta al pubblico in quanto mancano alcuni requisiti importanti: l’informazione sul tipo di contratto, l’inquadramento giuridico, il tipo di retribuzione e l’informazione sulle mansioni.

Se mancano questi punti non si può procedere all’assunzione. Parlando di offerta al pubblico si tratta proprio di una particolare proposta fatta con proclami pubblici, quindi attraverso pubblicità sui giornali o in altri modi, affinché possa essere accettata. Questa per poter essere valida deve contenere tutti gli elementi del contratto.

Basandosi sul caso del figlio di un ex dipendente di un’azienda defunto che vorrebbe essere assunto in quell’azienda, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti: la domanda deve essere presentata entro 1 anno dalla morte del genitore o dal conseguimento della maggiore età del richiedente, non devono esistere altri rapporti lavorativi con terzi né per il richiedente né per gli altri componenti familiare del soggetto deceduto, deve sussistere lo stato di bisogno, deve esserci la rinuncia all’assunzione di altri familiari con titolo, il richiedente deve assumersi l’obbligo di contribuire al sostentamento della famiglia e, infine, la valutazione rivolta ad controllare il possesso di attitudini personali e di capacità professionale deve avere esito favorevole. Solo in questo caso si può procedere all’assunzione.