L’era d’oro degli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato sta già volgendo al termine e il contratto a tutele crescenti lascia spazio a quello determinato. I dati dell’Osservatorio regionale del mercato del lavoro fotografano la situazione in Piemonte ma la tendenza sembra essere la stessa anche nel resto d’Italia, da nord a sud.

Assunzioni, senza bonus il contratto a tempo indeterminato perde appeal?

Un cambiamento che appare graduale ma inesorabile. L’anno scorso in Piemonte le assunzioni si sono fermate 473.278, con un calo del 7,9% rispetto all’anno prima.

Tra i contratti quello a tutele crescenti sembra perdere appeal a vantaggio del contratto a termine, rispolverato da molte aziende. Raffaele Arezzi, segretario della Uil, ha spiegato perché molti imprenditori vedono il contratto a tempo determinato come una scelta meno vincolante: “siccome gli ordini sono ancora limitati, gli industriali non se la sentono di puntare su assunzioni di lunga durata; occorre che riparta anche l’economia per potere avere più posti”.

Attilio Fasulo, segretario Cgil ha commentato i dati come la conferma che “gli effetti del jobs act sono terminati: finiti gli incentivi si è esaurita la spinta”.

Bonus assunzioni anche per le assunzioni a termine?

Più ottimistici i dati relativi agli ammortizzatori sociali, con la cassa integrazione in forte calo. A Novara in un anno si è scesi da 5.919.191 ore a 2.757.236 ore, e anche la cassa in deroga ha subito un notevole ridimensionamento, passando da 592.715 a 161.191 ore.