Assumere un familiare come badante è possibile? La popolazione italiana è sempre più vecchia. Poche nascite e decremento demografico inevitabile. Perché questa premessa? Per spiegare il boom delle badanti. Una figura che ormai è diventata di dominio pubblico e presente in molte famiglie. Tante infatti quelle che hanno necessità di assumere una badante per il loro familiare anziano. E se a questo aggiungiamo le problematiche relative all’invalidità, anche in quel caso è sempre la badante la figura preferita per l’assistenza. Ecco spiegato l’aumento esponenziale di questa professione che nel settore domestico ha superato anche la colf.

Fidarsi però di un estraneo per l’assistenza di quelli che sono tutti gli effetti i fragili di una famiglia, ovvero anziani e invalidi, non è semplice. Ecco perché molti si chiedono se è possibile fare tutto in famiglia. Se sia possibile assumere come badante un parente quindi è una domanda che molti si pongono. Anche per garantire a chi presta assistenza, un futuro migliore quando sarà da andare in pensione.

“Gentile esperto, vorrei chiedervi se è possibile una cosa assai particolare. Ho in gestione un bar gelateria da 20 anni. Un lavoro che ha orari pazzeschi che mi occupano tutta la giornata o quasi. Ho due figli, un maschio e una femmina rispettivamente di 25 e 28 anni, sposati a loro volta. Il maschio lavora con me al bar, così come mio genero. Mia moglie fa la casalinga e così mia figlia e mia nuora. Il problema che voglio sottoporvi è quello di mio padre, che ha 90 anni e pur se mediamente autosufficiente, ha bisogno di una compagnia durante la giornata, e probabilmente anche di notte. In pratica mi serve una badante. Vorrei sapere se al posto di assumere una estranea, cosa che mio padre nemmeno vuole tanto, potrei assumere in questo ruolo mia moglie, mia figlia o mia nuora. Ricordo che anni fa ci provai con mia mamma, di molto più giovane di mio padre, ma adesso scomparsa prematuramente.

Ma l’INPS non accettò.”

Assumere un familiare come badante: che ruolo ha questa figura

Ormai la badante è un ruolo molto diffuso anche perché si tratta di lavoratori che svolgono un ruolo fondamentale al giorno d’oggi, proprio per quanto detto in premessa sull’invecchiamento della popolazione. E soprattutto per gli anziani infatti che le famiglie si dotano dei servigi di queste lavoratrici. La badante rientra nel contenitore del lavoro domestico, e come tale è regolato proprio dal CCNL del settore. Diritti e doveri dei lavoratori quindi sono i medesimi degli altri settori lavorativi, naturalmente secondo i dettami del loro contratto collettivo. Pertanto anche la badante deve essere assunta a regola d’arte e come normativa prevede. Serve fare la comunicazione all’INPS, con la procedura predisposta e utilizzabile sul sito istituzionale dell’Istituto anche tramite SPID, CIE o CNS.

Posso assumere mia moglie come badante?

Assumere un familiare come badante è quindi possibile: non ci sono vincoli e ostacoli di nessun genere anche nel caso di parenti stretti. In teoria anche il coniuge dell’invalido o dell’anziano potrebbe essere assunto come tale. In questo caso però l’INPS non sembra tanto propenso ad accettare richieste di assunzione di questo genere. Effettivamente ciò che è successo al nostro lettore anni fa quando l’INPS ha respinto l’assunzione che suo padre avrebbe dovuto avviare nei confronti di sua madre, e assai comune. L’INPS tende ad applicare i dettami del Codice Civile. Testo che precisamente all’articolo n° 143 dispone che tra i doveri dei coniugi, in maniera reciproca, c’è l’assistenza. E questa deve essere offerta senza remunerazione perché trattasi di dovere morale. In buona sostanza quindi l’INPS tende a non accettare assunzioni della moglie da parte del marito e viceversa.

La reciproca assistenza tra marito e moglie è una cosa che il Codice Civile mette nero su bianco.

Quando assumere il coniuge è ammesso dall’INPS

Solo in determinati casi l’Inps ammette assunzioni tra marito e moglie. Se l’anziano o invalido ha l’assegno di accompagnamento è più facile che l’INPS avalli questo genere di assunzione. Così come per i ciechi, i mutilati o gli invalidi di guerra. Tutte queste ristrettezze operative da parte dell’INPS non vengono applicate se i soggetti da assumere sono altri parenti, perché in questo caso l’istituto tende ad accettare questo genere di assunzione. Va detto però che non c’è una linea unica da parte dell’INPS, perché in base alla struttura territoriale competente le cose possono cambiare. Infatti spesso vengono avviati dei controlli al riguardo. L’INPS può convocare le parti affinché vengano confermate le informazioni su quel determinato rapporto di lavoro che si intende instaurare.

Le autocertificazioni possono essere utili a velocizzare le operazioni di assunzione

Il consiglio che diamo al nostro lettore per poter assumere un familiare come badante (in questo caso, la moglie) è di provvedere ad aprire l’attività lavorativa per conto del padre a nome di una delle parenti prima indicate, facendo tutto da solo con SPID o con le alternative concesse. Meglio se alla procedura di assunzione si aggiungono le autocertificazioni in cui si sottolineano le necessità che hanno spinto all’instaurazione di questo rapporto di lavoro. Tutto questo per facilitare il compito dell’Istituto. Che però può chiedere documenti aggiuntivi come possono essere le prove dei pagamenti degli stipendi. Resta il fatto che assumere un parente o un affine entro il 3° grado non è vietato, ma serve fare le cose per bene.