Assicurazione RC Auto, spetta un rimborso se è stata pagata in lockdown? In questi giorni sta facendo il giro del web la notizia di un possibile rimborso, spettante in caso di mancato utilizzo della propria automobile durante la prima fase pandemica. In pratica, come è stato riportato da molti siti, blog e pagine social, chi ha pagato e non ha poi utilizzato il mezzo, potrebbe presto richiedere – e ottenere – un parziale risarcimento. Ma quanto c’è di vero?

Facciamo chiarezza.

Assicurazione RC Auto non goduta durante il lockdown, spetta rimborso? La proposta

Prima di tutto, specifichiamo subito che non si tratta di una fake news, ma la notizia come qualcosa di concreto è comunque inesatto.

Al momento, infatti, quella della restituzione dei versamenti RC Auto effettuati durante il primo lockdown è solo una proposta. A farsi portavoce di questa idea, nello specifico, è stato Sottosegretario all’economia Federico Freni, in audizione alla Commissione finanze della Camera.

Il rimborso, stando ai primi dettagli emersi, non sarebbe però totale, ma parziale, probabilmente calcolato in base al periodo di fermo dell’auto. La logica che sta dietro alla misura sarebbe quella di restituire quanto versato per un servizio non goduto a chi, nel rispetto delle restrizioni, è rimasto a casa o non ha utilizzato la propria automobile quando sono state annunciate le prime – stringenti – limitazioni degli spostamenti.

Non è stato chiarito come e secondo quali modalità sarebbe calcolata la restituzione. Alcuni parlano di un bonus pari a 50 euro una tantum, altri di un calcolo che potrebbe variare a seconda del periodo di inutilizzo della vettura. Anche queste, però, sono tutte ipotesi.

RC Auto, extra profitti per le compagnie assicurative durante il primo lockdown

La proposta appena esposta ha fatto seguito a un report pubblicato recentemente dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass). Nello specifico, dai dati resi noti, le compagnie assicurative avrebbero riportato extra profitti tra i 2,5 e i 3,6 miliardi di euro dopo l’emergenza Covid.

L’Indagine conoscitiva sulle iniziative delle imprese di assicurazione si è concentrata sui risparmi derivanti dalla riduzione della frequenza dei sinistri stradali per effetto del lockdown dovuto al COVID 19.

Tenuto conto delle difficoltà del settore automobilistico, quindi, si sta valutando la possibilità di chiedere una redistribuzione a tutela dei consumatori. Questi, già provati dai continui rincari di benzina e diesel, potrebbero ricevere quindi presto un bonus assicurazione che tenga conto di questa situazione. Il Governo, di fatto, dovrebbe però regolamentare sia la richiesta che le modalità di versamento, riconoscendo in questo modo un risparmio che, secondo i calcoli Ivass, dovrebbe tradursi in uno sconto sull’Rc auto pari a 70 euro per automobilista.

Alcune compagnie di assicurazione hanno già assunto, negli scorsi mesi, iniziative a favore degli assicurati. In alcuni casi, infatti, sono stati trasferiti parte dei risparmi ai clienti, conseguenti alla minore sinistrosità.

L’Ivass pubblica con cadenza periodica documenti sulle attività svolte dall’Istituto e dati statistici sul mercato assicurativo italiano. La sezione “Pubblicazioni” presente sul sito comprende le Relazioni annuali e analisi di carattere economico e di vigilanza. La sezione “Statistiche” include invece la pubblicazione dei dati rilevanti sull’attività delle imprese assicurative italiane. Qui è possibile consultare indagini sui temi di maggiore interesse per le imprese, i consumatori e gli studiosi della materia.