Assenze sul lavoro, quando il dipendente rischia il licenziamento? Il dipendente in malattia, è tenuto a comunicare tempestivamente al datore di lavoro la propria assenza. Anche se oggi tutto viaggia in via telematica, questo non esulta il dipendente a comunicare al proprio datore di lavoro la sua assenza al lavoro in modo tempestivo. La prima volta che non lo fa è passibile di sanzione disciplinare e non rischia il posto di lavoro. Ma se il suo comportamento è recidivo, questo può causare il licenziamento.

Assenze sul lavoro, non basta il certificato medico?

A chiarirlo una recente sentenza della Corte di Cassazione. Il certificato medico non basta, il dipendente è obbligato a comunicare il tempo utile la sua assenza dal lavoro.  La mancanza di comunicazione denota da parte del dipendente una mancanza di responsabilità, specialmente se a questi sono affidati compiti delicati. In sintesi, il certificato medico, per quanto oggi la comunicazione avviene in modo telematico all’Inps, non basta a giustificare l’assenza dal lavoro. Il dipendente è obbligato a comunicare la sua assenza per malattia direttamente e tempestivamente al datore di lavoro, pena il licenziamento.