Ancora poche ore di tempo per fare domanda di assegno unico familiare senza perdere gli arretrati accumulati finora. Solo presentando la richiesta all’Inps entro il 30 giugno, si ha diritto alle mensilità a partire da marzo, mese dell’entrata in vigore del nuovo sostegno.

Se invece le domande saranno presentate dopo il 30 giugno, l’assegno unico sarà pagato a partire dal mese successivo. Si perderà così diritto agli arretrati e  presentando domanda dopo la scadenza, l’assegno che spetterà dal mese di luglio sarà pagato ad agosto.

Assegno unico per i figli, come fare domanda

La domanda per l’assegno unico deve essere inoltrata attraverso il sito internet Inps direttamente o tramite Patronati. La decorrenza del pagamento è dal mese di presentazione dell’istanza da parte dei genitori aventi diritto.

Con il messaggio numero 4748 del 31 dicembre 2021, l’Inps ha fornito tutti i dettagli e le istruzioni per ottenere l’assegno mensile. La domanda per l’assegno unico può essere inoltrata in qualsiasi momento fino al 30 giugno 2022 per ottenere anche gli arretrati dal mese di marzo.

Dal 1 luglio, invece, l’Inps inizierà a pagare le somme spettanti soltanto a partire dal mese in cui si presenta la richiesta perdendo così il diritto a 4 mensilità. L’elaborazione dei pagamenti può avvenire anche in ritardo, ma fa fede la data di presentazione. La domanda può essere modificata successivamente.

Requisiti e importi

Ricordiamo che l’assegno unico è erogato fino al compimento del 18 esimo anno di età dei figli. Può essere richiesto anche per i figli maggiorenni a carico fino al 21 esimo anno di età, se sono iscritti all’Università, frequentano corsi di formazione o svolgono tirocini con redditi inferiori a 8.000 euro. Ma anche se sono disoccupati o svolgono servizio civile universale.

L’importo dell’assegno unico spettante ai genitori è determinato in base al coefficiente Isee.

In assenza di tale certificazione, si ha diritto comunque a una cifra pari a 50 euro al mese (25 euro se il figlio è maggiorenne).

L’assegno unico per i figli assorbe diverse indennità riconosciute in precedenza separatamente e che sono:

  • le detrazioni per figli a carico
  • l’assegno di natalità fino a 800 euro
  • l’assegno familiare erogato dai comuni
  • gli assegni ai nuclei familiari (ANF)
  • il bonus bebè