Per l’assegno unico per figli c’è rischio di perdere gli arretrati se si presenta domanda dopo una certa data. Vediamo quando.

Ricordiamo che l’assegno unico fa il suo debutto nel 2022 e:

  • spetta alle famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili
  • l’importo varia in base all’ISEE valido al momento della domanda
  • sostituisce l’assegno nucleo familiare per figli a carico (non quello per coniuge a carico che, quindi, resta) e la detrazione per figli a carico (restano la detrazione per coniuge e carico e quella per altri familiari a carico)
  • per averlo occorre presentare apposita domanda all’INPS
  • è pagato direttamente dall’INPS sul c/c del genitore (quindi, non in busta paga)
  • può essere richiesto anche da disoccupati e percettori del reddito di cittadinanza.

Quando fare domanda per non perdere gli arretrati assegno unico

L’assegno unico è corrisposto mensilmente, da marzo a febbraio dell’anno successivo.

La domanda ha, dunque, validità annuale.

L’INPS ha dettato le seguenti regole:

  • per le domande presentate a gennaio 2022 e febbraio 2022, l’assegno sarà corrisposto a partire dal mese di marzo 2022
  • in caso di domande presentate dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022, l’assegno unico spetta, comunque, a partire dal mese di marzo 2022 (quindi, sono pagati anche gli arretrati)
  • per le domande presentate dopo il 30 giugno 2022, l’assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione della richiesta.

Esempio:

  • Domanda presentata il 10 giugno 2022. L’INPS paga anche gli assegni di marzo, aprile e maggio
  • Domanda presentata il 5 luglio 2022, il richiedente perde gli arretrati e l’assegno decorre e sarà pagato a partire da agosto 2022.

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