Alla nascita di un figlio, soprattutto per il primo figlio gli interessati devono iniziare ad espletare alcuni adempimenti a cui forse mai prima d’ora avevano pensato. Infatti una volta che si mette su famiglia e che si diventa genitori, si entra nel perimetro dell’assegno unico. La misura universale sui figli a carico che dal primo marzo 2022 è diventata l’unica misura di welfare per le famiglie, deve essere richiesta dagli interessati all’INPS. Per chi diventa genitore la prima volta, il diritto alla prestazione va a ritroso fino al settimo mese di gravidanza.

Questo perché la misura ha sostituito anche il premio alla nascita o quello che veniva comunemente chiamato bonus mamma domani. La procedura però è assai particolare e va prodotta con attenzione per evitare di perdere soldi da parte dell’INPS. 

“Gentile redazione, mi chiama Antonio e sono diventato padre da tre mesi. È nato il mio primogenito con la mia compagna con cui viviamo insieme ormai da cinque anni. La mia compagna è della Georgia. Lei è casalinga e io sono un operaio di fabbrica. Abbiamo provveduto a richiedere l’assegno unico a mio nome ed al 100% da erogare sul mio conto corrente. Questo in comune accordo con la mia compagna. Pensavo di ricevere 175 euro al mese da parte dell’INPS. E pensavo di ricevere anche gli arretrati dal settimo mese di gravidanza. Invece abbiamo ricevuto soltanto due mesi di assegno da 50 euro cadauno. Come mai tutto questo?”  

Assegno unico figli a carico sotto i 21 anni, l’ISEE incide 

Sull’assegno unico si è detto tutto il contrario di tutto ormai da mesi dal momento che si tratta di una misura globale relativa alle famiglie con prole. I problemi per i primi nati, cioè per i genitori che diventano per la prima volta padre o madre sono maggiori dal momento che probabilmente si devono espletare alcune procedure che prima di oggi non erano mai state affrontate.

Un tipico esempio potrebbe essere il nostro lettore su cui ipotizziamo che il problema che lo ha portato a percepire solo 50 euro di assegno unico sia dipeso dall’ISEE. Come comunemente e noto, l’assegno unico universale sui figli sotto i 21 anni di età va da 50 a 175 euro a figlio. La misura è distaccata dall’ISEE, ma questo non vuol dire che l’ISEE non conti niente. Il diritto all’assegno è intatto, non la misura. Infatti per chi ha un ISEE fino a 15.000 euro l’assegno unico base è liquidato in misura pari a 175 euro a figlio al mese. Tale importo scende con il salire dell’ISEE. La soglia minima di 50 euro è destinata a chi ha ISEE sopra i 40.000 euro oppure a chi non fa proprio l’ISEE.  

Prima l’ISEE poi la domanda di assegno, la linea consigliabile è questa

Assegno unico famiglie

Foto: Web

Riteniamo assai probabile che il nostro lettore con la sua compagna non avesse mai avuto bisogno di presentare la DSU per ottenere l’ISEE negli anni precedenti. Tant’è vero che non l’avrà fatto nemmeno quest’anno visto che ha preso un assegno unico e universale da 50 euro al mese. Oppure avrà presentato la DSU solo dopo aver presentato la domanda di assegno unico. Va ricordato infatti che nel momento in cui si presenta la domanda dell’assegno unico l’ISEE deve essere già in corso di validità. In parole povere sarebbe opportuno prima di presentare la domanda di assegno unico ricevere l’ISEE e quindi di chiederlo anticipatamente.

Assegno unico e arretrati

L’anomalia di una situazione del genere è che l’ISEE comprensiva del figlio appena nato non può essere fatto fino a nascita avvenuta. In altri termini presentare la DSU prima della nascita produce un ISEE privo del terzo elemento del nucleo familiare.

E quindi sarebbe un ISEE che andrebbe integrato dopo la nascita. Ma questo non risolve il problema che ha potuto incontrare il nostro vettore. In altri termini non essendoci ISEE in corso di validità alla data della presentazione della domanda di assegno unico, l’INPS ha liquidato soltanto 50 euro al mese come la soglia minima prevede. Nulla è perduto però perché nel momento in cui il lettore provvederà a fare l’ISEE, l’INPS dovrebbe erogare la differenza e gli arretrati dal settimo mese di gestazione.