Pesanti conseguenze per chi presenta domanda per assegno unico figli a carico con un ISEE “infedele” ossia che contenga omissioni o difformità rispetto alla situazione reddituale e patrimoniale reale del nucleo familiare del richiedente.

L’importo spettante per l’assegno unico, infatti, ricordiamo che dipende proprio dal valore ISEE del nucleo familiare del richiedente stesso. In assegna di ISEE è prevista liquidazione dell’importo minimo (50 euro per ogni figlio a carico).

Per la domanda serve ISEE aggiornato

Al momento della presentazione della domanda (all’INPS) per l’assegno unico, il richiedente deve solo preoccuparsi di avere un ISEE in corso di validità.

L’attestazione non deve essere allegata alla richiesta in quanto è l’INPS a verificare in automatico la presenza nei propri archivi dell’ISEE stesso.

Per la richiesta assegno unico 2022, l’ISEE deve far riferimento alla situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare, riferita a due anni antecedenti (quindi al 31 dicembre 2020). Tali dati devono essere riportati nella DSU (dichiarazione sostitutiva unica) da cui poi è elaborato l’ISEE.

Per completezza informativa ricordiamo che la DSU per avere l’ISEE si può presentare direttamente all’INPS attraverso il servizio dedicato oppure rivolgersi a CAF e Patronati. E’ disponibile, sul sito INPS anche la DSU precompilata.

Assegno unico con ISEE infedele, quali conseguenze?

L’INPS, nella Circolare n. 23 del 9 febbraio 2022, fa presente che la domanda di assegno unico è istruita e liquidata sulla base dell’ISEE e ciò anche se quest’ultimo reca omissioni e difformità.

In questa ipotesi, entro la fine dell’anno, il richiedente la prestazione sarà avvisato della difformità e/o omissioni e sarà invitato a regolarizzare la propria posizione. Laddove ciò non dovesse avvenire, l’INPS procederà al recupero dell’importo eccedente il minimo che sarebbe spettato in assenza di ISEE. Sono previste anche conseguenze penali per la falsità di quanto indicato nella DSU.

Permettersi in regola il richiedente può:

  • presentare una nuova DSU (dichiarazione sostitutiva unica) priva di difformità così da avere l’ISEE corretto
  • richiedere al CAF la rettifica della DSU, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora quest’ultima sia stata presentata tramite CAF e quest’ultimo abbia commesso un errore materiale
  • fornire all’INPS idonea documentazione per comprovare la completezza e veridicità dei dati indicati nella dichiarazione.

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