A partire da marzo non verranno più erogati in busta paga gli assegni per il nucleo familiare e gli assegni familiari; inoltre, non saranno più riconosciute le detrazioni per figli a carico sotto i 21 anni.

Ecco come cambia la busta paga con l’entrata in vigore dell’assegno unico.

L’Assegno unico universale

Il D.Lgs 230/2021 ha istituito il c.d. assegno unico e universale.

Ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro, spetta per ogni figlio minore un assegno base di 175 euro.

Questo valore decresce al crescere dell’ISEE, fino ad arrivare  a 50 euro mensili a figlio per ISEE pari o superiori a 40.000 euro.

A tali importi base, si sommano varie maggiorazioni per: 1) ogni figlio successivo al secondo; 2) famiglie numerose; figli con disabilità; 4) madri di età inferiore ai 21 anni; 5) nuclei familiari con due percettori di reddito.

Una maggiorazione temporanea è, inoltre, prevista per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro.

Come cambia la busta paga da marzo?

L’assegno unico sostituisce da marzo: il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli assegni per il nucleo familiare (ANF) e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Verrà abrogato anche il Bonus tre figli, mentre rimarranno in vigore la maternità comunale di 1.700 euro e il Bonus nido.

Resta ferma la disciplina degli ANF per gli altri familiari a carico diversi dai figli.

Detrazioni e Assegni familiari per i figli di età inferiore ai 21 anni non saranno più presenti sui cedolini di stipendio dei lavoratori dipendenti e di pensione dal mese di marzo 2022.

Dunque, tali voci non saranno più presenti in busta paga.

Per le domande presentate a gennaio e febbraio, i pagamenti saranno erogati a partire dalla seconda metà di marzo.

Indicazioni per i datori di lavoro

In una nota informativa dell’Inps, l’Istituto di previdenza ha fornito dei suggerimenti ai datori di lavoro.

Nello specifico, si raccomanda ai datori di lavoro di voler informare tutti i dipendenti che:

  • al fine di poter percepire l’Assegno unico, AUU già dal mese di marzo – senza alcuna soluzione di continuità rispetto al precedente regime né, quindi, riduzione delle disponibilità economiche da quel mese -sarà necessario che gli aventi diritto si attivino per presentare le domande di AUU. Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio al 30 giugno, l’assegno decorre dalla mensilità di marzo (per le domande presentate dal
    1° luglio in poi, la prestazione decorre dal mese successivo a quello di presentazione).
  • sarà possibile fare richiesta dell’ISEE aggiornato, da allegare alla domanda per ottenere un assegno
    pieno, commisurato alla situazione economica del nucleo familiare. Per le domande con ISEE già
    presentato al momento della domanda, la misura della prestazione viene determinata sulla base
    dell’indicatore. Nel caso di presentazione dell’ISEE entro il 30 giugno, la prestazione viene conguagliata
    sulla base dell’ISEE successivamente presentato entro tale data.

Si ricorda che le domande di assegno unico, potranno essere presentate:

  • accedendo dal sito web www.inps.it al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
  • contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
  • tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.