Dal 1° gennaio 2022 l’assegno unico è ufficialmente entrato in vigore. L’assegno sostituisce alcune misure già in essere quali  gli assegni temporanei per i figli minori (Dl 79/2021), le detrazioni per i minori a carico (articolo 12, commi 1, lettera c) e 1-bis del Tuir) e per i soli nuclei con figli e orfani, l’assegno per il nucleo familiare (articolo 2 del Dl n. 69/1988). Questi aiuti verranno sostituiti dall’Auu.

E’ lecito chiedersi se l’assegno unico spetti anche ai genitori percettori di reddito di cittadinanza.

Ebbene la risposta è positiva. Tuttavia non è escluso che potrebbero esserci delle novità non proprio positive per i percettori di redditi di cittadinanza.

Ecco cosa pensa realmente Draghi.

L’assegno Unico universale

L’assegno unico universale è la grande novità dell’inizio del 2022.

Infatti, le erogazioni partiranno già da marzo 2022 tramite bonifico sul conto corrente dei genitori dei figli per i quali spetta l’assegno. Fino alla fine di febbraio rimarranno in vigore le misure attualmente vigenti: assegno temporaneo, assegno ai nuclei familiari, assegni familiari e detrazioni fiscali per i figli minori di 21 anni.

La norma istitutiva dell’assegno unico, D.Lgs 230/2021, regola puntualmente i requisiti da rispettare da parte del richiedente ossia i genitori.

Nello specifico, il richiedente deve essere in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno ossia:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, oppure essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero  cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolare di
    permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attivita’ lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o ancora, essere titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
  • pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • residenza o domicilio in Italia;
  • essere stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Assegno unico universale e reddito di cittadinanza.
Cosa pensa davvero Draghi?

Fatta tale doverosa ricostruzione, è lecito chiedersi se l’assegno unico spetti anche ai genitori percettori di reddito di cittadinanza. Ebbene, la spettanza dell’assegno non è legata alla condizione lavorativa del richiedente. Infatti, l’assegno spetta a: non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati).

Dunque, anche il percettore di reddito di cittadinanza può richiedere l’assegno unico.

Attenzione, inizialmente si era diffusa la notizia che Draghi non fosse particolarmente contento dell’inclusione nella platea dei beneficiari dell’Auu anche dei percettori del reddito di cittadinanza (RDC).

Tuttavia, noi di Investire Oggi riteniamo che, l’accesso all’assegno per i percettori dell’RDC non sarà messo in discussione.