Gli italiani sono alle prese con la presentazione delle domande per ottenere l’assegno unico, ossia la nuova prestazione corrisposta mensilmente dall’INPS a tutti i nuclei familiari con figli di età inferiore a 21 anni.

Ricordiamo che, l’assegno sostituisce l’attuale assegno nucleo familiare e le detrazioni per figli a carico di età fino a 21 anni.

L’importo dell’assegno unico dipende dall’ISEE

Non è legato ad alcun limite di reddito. Per contro l’importo spettante dipende dall’ISEE.

Ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro, spetta per ogni figlio minore un assegno base di 175 euro. Questo valore decresce al crescere dell’ISEE, fino a stabilizzarsi a 50 euro mensili a figlio per ISEE pari o superiori a 40.000 euro.

A questi importi base si sommano poi varie maggiorazioni.

Per avere l’assegno unico, occorre presentare domanda all’INPS. La richiesta è da farsi a gennaio e l’assegno sarà erogato mensilmente da marzo a febbraio dell’anno successivo (vedi anche Assegno unico, attenzione alla data della richiesta: l’INPS detta le regole).

Se non si allega l’ISEE

Come detto, l’importo spettante dell’assegno unico è legato all’ISEE del nucleo familiare. Alla domanda può essere o meno allegato l’ISEE aggiornato. Al riguardo si tenga presente che:

  • la presentazione dell’ISEE è necessaria per ottenere un assegno pieno commisurato alla situazione economica della famiglia
  • in mancanza di ISEE, la domanda può essere, comunque, presentata. In tale ipotesi si riceverà però l’importo minimo previsto.

Resta salva la possibilità di presentazione della DSU per l’ISEE in data successiva alla presentazione della domanda. In questa ipotesi l’importo spettante verrà comunque ricalcolato a decorrere dalla data di acquisizione dell’ISEE stesso.

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