Assegno disabile di euro 1.900, esaminiamo due quesiti posti dai nostri lettori, nel caso si assistano entrambi i genitori disabili. Analizziamo la norma di riferimento, ricordiamo che la misura non è ancora operativa, si spera che vada in vigore al più presto.

Assegno disabile di euro 1.900, quali requisiti bisogna avere?

Salve Signora:

1-Deve per forza avere 80 anni la persona assistita o basta avere il 104 e li altri requisiti per avere il bonus? 
2-Se assisto 2 personne invalide, madre e moglie (104 tutte 2) posso chiedere il bonus 2 volte? 1 volta?
3- E  previsto il caso 1 caregiver e 2 assistiti?
La ringrazio.

Risposta

Il bonus disabili 2018 di euro 1.900, dovrà essere erogato sotto forma di:

  • contributo economico di 1.900 euro a titolo di rimborso spese per chi assiste un familiare over 80;
  • detrazione fiscale di 1900 euro, per chi assiste un familiare disabile di età pari o superiore a 80 anni, entro il terzo grado di parentela. Questa forma di detrazione si va a sommare alle altre agevolazioni e benefici in vigore per l’assistenza ai disabili e non autosufficienti. Per ottenere la detrazione il caregiver deve presentare lo stato di famiglia contenente il suo nome, quello del soggetto assistito e l’I.S.E.E. inferiore a 25.000 euro.

La misura è ancora in fase di elaborazione, il requisito richiesto è che il familiare disabile abbia un’età pari o superiore a 80 anni.

Quindi nel caso specifico, pensa che lo possa richiedere per sua madre se rientra nei requisiti sopra menzionati.

Assegno disabile per entrambi i genitori, è possibile?

Buongiorno Signora Tortora, vorrei chiederle qualche informazione sui benefici eventuali della proposta di legge sulla Caregivers.

Ho in famiglia sia mio padre (Anni 86) che mia madre (Anni 84) gravemente malati (La mia residenza è con loro), entrambi titolari di Indennità di Accompagnamento da parte dell’INPS che di L.104 art.3 comma 3 con la mamma che quest’anno ha usufruito anche dell’Assegno di Cura da parte della regione Puglia.

Ebbene la domanda è la seguente: Io usufruisco per mio padre dei benefici dei 3 giorni al mese dal mio ente lavorativo, però credo che se faccio ISEE aggiornato di superare il limite dei 25.000 euro……………..ho diritto alla detrazione di circa 2000 euro annue o no? Se la risposta dovrebbe essere negativa potrei spostarla su mia sorella o nipote che rientra in tali limiti.

Per mia madre invece i 3 giorni al mese li usufruisce mio nipote che rientra nei limiti dei 25000 di ISEE.

Ma la legge è operativa o non ancora? Grazie.

Risposta

La norma non è ancora operativa, i requisiti richiesti come sopra evidenziato, richiedono un ISEE di 25.000 euro.

 Dalla lettura della norma che verranno messe in atto con decreto del Ministro del Lavoro e finanziate dal fondo caregiver familiare, emerge che possono richiedere il beneficio:

  • coniuge;
  • parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso;
  • convivente di fatto ai sensi della legge n. 76 del 20 maggio 2016;
  • familiare o affine entro il secondo grado;
  • familiare entro il terzo grado che, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé; sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18.”

Al momento non si sa di più, si attende la circolare dell’INPS con tutte le istruzioni operative. Inoltre non è chiarito se ci sarà il diritto di priorità, che come nel congedo straordinario legge 151, che impone un ordine familiare.

Da considerare che un requisito fondamentale sarà la convivenza con il disabile. La coabitazione come nel caso del congedo straordinario legge 151, dovrebbe essere valida.

Le novità del testo definiscono il “caregiver familiare, come la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18”.

In riferimento alla domanda se potrà essere riconosciuto due volte, per assistere i due genitori disabili con handicap grave, la normativa non è chiara. Quindi su questo punto, bisogna attendere che venga attuata la norma e i chiarimenti dell’INPS.

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