L’assegno circolare bancario e postale è uno dei più diffusi metodi di pagamento. Si tratta di un titolo di credito a vista con cui la banca promette di pagare la somma indicata al soggetto beneficiario dell’assegno.

L’assegno circolare, quindi, riguarda due soggetti: la banca emittente che si impegna ad effettuare il pagamento e il beneficiario, ovvero l’intestatario dell’assegno circolare che deve riscuotere la somma in esso indicata.

Assegno circolare: cosa deve contenere per essere valido?

Per essere valido l’assegno circolare deve  contenere nella compilazione le seguenti indicazioni:

  • denominazione di “assegno circolare”
  • somma da incassare
  • garanzia della banca di pagamento della somma riportata sull’assegno
  • nome del beneficiario
  • data e luogo di emissioni (l’assegno può essere incassato entro 30 giorni dall’emissione)
  • firma della banca che emette l’assegno.

Il richiedente di un assegno circolare, a differenza dell’assegno bancario o postale, non necessita di essere intestatario di un conto correte: l’assegno circolare, infatti, può essere richiesto in qualsiasi banca o ufficio postale a patto che chi lo richieda abbia il contante per coprire la somma indicata nell’assegno, che va consegnata allo sportello.

Assegno circolare: importo massimo

Per chi non è titolare ci un conto corrente bancario o postale la cifra massima che l’assegno circolare potrà indicare è di 3000 euro, essendo quello il limite di pagamento contati che la banca o l’ufficio postale potrà accettare. La copertura dell’assegno circolare, una volta che il cittadino versa allo sportello la cifra dell’ammontare dell’assegno, è garantita dalla banca o dall’ufficio postale che lo emette.

L’assegno circolare può essere girato se di importo fino a 1000 euro, altrimenti deve contenere la clausola “Non trasferibile” che permette soltanto al beneficiario di incassarlo. Tutti gli assegni circolari di importo superiore a 1000 euro devono avere tale dicitura perchè se dal 1 gennaio 2016 il limite dell’uso del contate è stato portato a 3mila euro, questo non riguarda gli assegni.

Per gli assegni circolari recanti la clausola “Non trasferibile” non vi è una somma limite.