Buongiorno Patrizia, le scrivo per avere delucidazioni in merito alla legge Cirinna’. Io e il mio compagno abbiamo firmato la dichiarazione di costituzione per la convivenza di fatto un paio d’ anni fa. Da un anno abbiamo saputo che anche le coppie di fatto hanno diritto agli assegni familiari, grazie alla modifica della legge Cirinna’. Abbiamo chiesto piu’ volte all’ inps di poter usufruire di questo aiuto economico, anche tramite un commercialista, ma la risposta e’ sempre stata negativa. Il mio compagno ha un reddito annuale di circa 20mila euro, il mio e’ di circa 4mila. Io sono proprietaria di una casa vacanze con rendita catastale di circa 3mila euro, che usa la famiglia, non viene affittata. Le allego la foto del contratto di convivenza e la foto della risposta dell Inps. Spero di poter avere dei chiarimenti e un consiglio sul da farsi. La ringrazio in anticipo.

Assegni nucleo familiare: a chi spettano

Con la circolare numero 84 del 5 maggio 2017 l’INPS si è adeguata alle novità introdotte dal decreto Cirinnà per quel che riguarda le prestazioni a sostegno delle famiglie.

In questo modo si è disposto che anche i componenti delle Unioni civili potessero beneficiare degli assegni per il nucleo familiare e dell’assegno per congedo matrimoniale.

Ad avere un impatto sulla normativa è stata la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso poiché è stata la stessa legge 76/2016( Legge Cirinnà) a modificare la normativa vigente disponendo che “le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”.

Con  il messaggio 5171 del 21 dicembre 2016, quindi, l’INPS ha disposto che per tutto ciò che riguarda l’accesso alle prestazioni pensionistiche ed assistenziali il componente dell’Unione civile è equiparato al coniuge.

Questo, quindi, anche per la corresponsione degli assegni al nucleo familiare.

L’equiparazione, però, non si estende ai componenti delle coppie di fatto che non sono, quindi, considerati come “coniugi”.

Questo il motivo per cui l’INPS rigetta la vostra domanda per il riconoscimento degli assegni del nucleo familiare. L’Unione Civile è equiparata al matrimonio, non potendo le persone dello stesso sesso sposarsi, la convivenza, anche se di fatto, no. Un contratto di convivenza, quindi, ai fini normativi non è equiparabile al matrimonio e di fatto gli assegni al nucleo familiare non vi spettano.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”