Ancora una bufala che riguarda la presenza di sostanze tossiche in un prodotto alimentare. Si tratta della marca parmense Mutti, produttrice di passata di pomodoro. La notizia che sta circolando in questi giorni è che un lotto della popolare protagonista del settore del pomodoro ha subito contaminazione da arsenico e per questo la Mutti ha dovuto, suo malgrado, smentire la notizia del ritiro del lotto in questione.

La notizia, nata da un documento del Ministero della Salute, riconosciuto come falso, nel quale si spiegavano i motivi del ritiro del prodotto della Mutti con tanto di numero di lotto e data di scadenza.

Il documento presentava, però, segni di contraffazione (come il tipo di carattere che non è quello utilizzato dal Ministero, e il tipo di foto utilizzato).

Bufala Mutti: perdita di immagine per il marchio

Molti sono stati gli utenti che hanno creduto alla bufala e che hanno condiviso la notizia creando un grosso danno di immagine per la Mutti.

Il Ministero ha commentato in questo modo l’accaduto “In relazione ad alcune recenti segnalazioni pervenute a questo Ministero si comunica che su vari social network (facebook, whatsapp) circolano dei falsi richiami dal mercato di prodotti alimentari, tra gli ultimi quella della ditta Mutti S.p.A. relativa ad un lotto di passata di pomodoro per presenza di arsenico. Il Ministero della Salute smentisce la veridicità di tali documenti pubblicati in rete. Si ricorda che i richiami dei prodotti alimentari predisposti dagli Operatori del Settore Alimentare (OSA) a seguito di non conformità a controlli ufficiali sono quelli pubblicati nell’apposita pagina del Portale del Ministero a questo link”.

L’azienda ha rassicurato i consumatori affermando che “l’attenzione per la qualità e per la sicurezza dei propri prodotti è infatti alla base dei valori dell’azienda. Principi che si traducono nell’utilizzo di solo pomodoro italiano e nell’impegno costante per mantenere alti standard qualitativi, attraverso la selezione di materie prime ottimali e il controllo accurato di tutto il processo produttivo. La promessa di qualità nei confronti dei consumatori è resa possibile grazie ad un insieme di condizioni uniche tra cui la consolidata collaborazione con le associazioni agricole e i produttori e un sistema severo di controllo del pomodoro in tutte le fasi della filiera“.

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