Dopo aver introdotto e potenziato diversi bonus per incentivare l’impiego del POS da parte di esercenti e professionisti, adesso il Governo starebbe pensando di introdurre delle sanzioni per chi non ne è munito o comunque non permette il suo utilizzo.

Tecnicamente, lo vogliamo precisare, il Pos è obbligatorio già dal 2014. In pratica, però, non è stata ancora prevista nessuna sanzione contro i trasgressori.

Il POS è già obbligatorio, ma non ci sono le sanzioni

Una delle tante disposizioni contenute nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 prevedeva l’obbligo, per tutti gli esercenti e professionisti, di accettare pagamenti tramite pos.

Le sanzioni previste, ad ogni modo, non sono mai entrate in vigore.

Ai trasgressori si sarebbe dovuta applicare una sanzione amministrativa pecuniaria così composta:

  • 30 euro in misura fissa;
  • 4% del valore della transazione rifiutata dall’esercente.

Quest’obbligo, in un secondo momento, è stato abolito.

Dunque, a conti fatti, la detenzione e l’utilizzo del POS da parte di tutti gli esercenti e professionisti non è per nulla obbligatorio.

Draghi vorrebbe reintrodurre le sanzioni per i trasgressori

Dopo aver potenziato il bonus sulle commissioni, aumentandolo dal 30 al 100% e dopo aver introdotto un altro bonus per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti per il pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori telematici, gli esercenti e i professionisti non hanno più scuse. Ed è così che adesso Draghi e il suo governo starebbe ben pensando di introdurre le sanzioni per chi non permette l’utilizzo del POS.

Ad oggi, non è chiaro se le sanzioni saranno le stesse di quelle previste in Legge di Bilancio del 2020, mai entrate in vigore, o se l’esecutivo opterà per una diversa soluzione.

 

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