Arriva la conferma ad Halloween ma (purtroppo) non è un “dolcetto scherzetto”: si pagherà la cd “tassa sui morti”. Un caso tutto italiano che sta facendo discutere.

Tassa sui morti: quanto costa un funerale e “il soggiorno” al cimitero

Il disegno di legge porta la firma di Stefano Vaccari e prevede l’introduzione dell’Iva al 10% sui funerali. Le cerimonie funebri non saranno più esenti IVA quindi. Oltre all’IVA sui funerali al 10%, il disegno di legge prevede il pagamento, una tantum, di 30 euro per finanziare la vigilanza e il controllo da parte delle aziende locali.

I Comuni, invece, saranno obbligati a destinare il 20% della Tasi incassata alla copertura dei costi dei cimiteri monumentali. Un pacchetto che quindi comporterà un aumento dei costi dei funerali e dei servizi cimiteriali e che, dato l’ultimo punto, in alcuni Comuni potrebbe tradursi anche in un aumento della Tasi.

Facciamo un esempio pratico per calcolare l’impatto sul costo di un funerale: se oggi dopo un lutto una famiglia spende mediamente 2 mila euro, con la nuova legge si arriverà a 2.200 perché si dovrà versare l’IVA al 10%.

Ma non solo: cambiano anche i requisiti per le agenzie di pompe funebri (cosa che potrebbe portare alla chiusura di alcune attività). La proposta di legge, infatti, prevede anche che le imprese che organizzano da 300 a 1000 funerali l’anno dovranno avere in dotazione almeno 3 mezzi di proprietà, 6 dipendenti assunti a tempo indeterminato e un direttore tecnico, mentre quelle che organizzano anche più di 1.000 cerimonie funebri dovranno possedere come minimo 4 carri funebri e 12 dipendenti.