La rivoluzione digitale a tutti gli effetti, dall’invio delle dichiarazioni dei redditi al pagamento dei modelli F24 on line, fino al nuovo 730 precompilato on line. Da anni, ormai vi è una vera e propria rivoluzione digitale, che riguarda il Fisco e i rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini. L’ultima novità riguarda l’archiviazione digitale dei dati catastali. Dal mese di giugno, l’Agenzia delle Entrate interrompe l’archiviazione cartacea degli atti di aggiornamento catastale a favore dell’archiviazione informatica nell’ambito del Sistema di Conservazione dei Documenti digitali SCD.

E’ quanto emerge dal comunicato del 2 maggio dell’Agenzia delle Entrate, nel quale si legge che, per il catasto terreni, gli atti di aggiornamento redatti con la procedura PREGEO sono conservati digitalmente.

Già da giugno del 2015, tramite le procedure PREGEO e DOCFA, la trasmissione telematica degli atti di aggiornamento catastale è stata resa obbligatoria per tutti i tecnici professionisti.

Archiviazione digitale: che cos’è PREGEO e DOCFA?

PREGEO (PREtrattamento atti GEOmetrici) è un software realizzato dalla SOGEI in uso presso l’Agenzia delle Entrate che permette ai tecnici professionisti come i dottori agronomi e forestali, agli agrotecnici, agli architetti, agli ingegneri e ai periti agrari e industriali, ai geometri, di eseguire gli aggiornamenti cartografici e censuari relativi al catasto dei terreni.

DOCFA è un software per la compilazione dei documenti tecnici catastali e la presentazione agli uffici provinciali Territorio del modello di Accertamento della Proprietà Immobiliare Urbana. Il software DOCFA è stato realizzato sempre dalla SOGEI per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il software è dato in uso gratuito ai tecnici professionisti per la compilazione delle domande di accatastamento e delle denunce di Variazione da fornire agli uffici provinciali Territorio.

[tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Al via archiviazione digitale dei dati catastali[/tweet_box]

Archiviazione digitale: come funziona

L’archiviazione digitale in favore di quella cartacea è una novità prevista dal nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale che porterà vantaggi anche all’Agenzia delle Entrate per le categorie professionali e i cittadini, in un’ottica di trasparenza, efficienza e spending review.

Il Codice dell’Amministrazione Digitale ha lo scopo di assicurare e regolare la gestione, la disponibilità, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale utilizzando le nuove tecnologie dell’informatica e della comunicazione all’interno della pubblica amministrazione, nei rapporti tra amministrazione e privati cittadini.

Archiviazione digitale: catasto dei terreni

Per il catasto terreni, gli atti di aggiornamento redatti con la procedura PREGEO sono conservati digitalmente insieme all’eventuale documentazione integrativa, nonché gli attestati di approvazione e di annullamento degli stessi, firmati digitalmente dal direttore dell’ufficio o da un suo delegato.

Archiviazione digitale: catasto fabbricati

Per gli atti del catasto fabbricati, redatti con la procedura DOCFA, la conservazione digitale viene invece effettuata direttamente dalle applicazioni informatiche, che gestiscono i documenti firmati digitalmente. Gli uffici preposti, entro i termini previsti dalle vigenti disposizioni di legge, provvederanno a effettuare i successivi controlli. La gestione dei dati in formato digitale permetterà all’Agenzia delle Entrate di migliorare notevolmente la qualità dei dati catastali e contribuirà a snellire i tempi necessari per l’aggiornamento delle banche dati, consentendo maggiore trasparenza e minor impiego di risorse.