Può arrivare fino a 20 mila euro il bonus libreria, riconosciuto come credito di imposta a chi decide di investire in questa attività. Vediamo meglio di che cosa si tratta, chi può richiederlo e a quali condizioni.

Bonus librerie, quali costi copre e come viene erogato

Aprire una libreria può essere senza dubbio un’attività culturalmente stimolante. Ma ciò non toglie che vi siano dei costi. Il bonus libreria riconosce sottoforma di credito di imposta fino a 20 mila euro a chi investe in questa attività economico-culturale.


Il bonus fiscale previsto dalla Legge di Bilancio 2018 permette di risparmiare sulle spese per l’immobile (Imu, Tasi e Tari) o sul canone di affitto ma anche sul costo di eventuali dipendenti. La domanda per il bonus libreria 2018 va presentata entro il prossimo 30 settembre (e così l’anno prossimo e a seguire) in via telematica al Mibact.

Precedenza viene data alle librerie di piccoli centri urbani perché questi locali possono rappresentare un centro di aggregazione culturale.

Importo bonus libreria: ecco da cosa dipende

L’importo massimo varia in base al tipo di libreria: fino a 20 mila euro infatti sono riconosciute a quelle indipendenti mentre gli altri esercenti ricompresi in gruppi editoriali possono ottenere fino a 10 mila euro. Il credito d’imposta riconosciuto potrà essere usato in compensazione per il pagamento delle imposte mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
L’importo inoltre dipende strettamente dal fatturato della libreria: sarà del 100% per ciascuna delle voci di costo rientranti nell’incentivo per chi ha fatturato fino a 300 mila euro annui e scenderà in modo progressivo in caso di incassi superiori.