Anche i disoccupati hanno diritto alla pensione anticipata. Si tratta in particolare dell’ Ape Sociale che la manovra di bilancio 2020 ha prorogato anche per il prossimo anno insieme alle altre misure di pensione anticipata quale Opzione Donna e Quota 100.

È bene ricordare che Ape Sociale consente a coloro che sono in possesso di almeno 30 anni di contributi e hanno compiuto i 63 anni di età di lasciare il lavoro percependo un’indennità sostitutiva fino alla maturazione dei requisiti per ottenere la pensione e interessa tutte le categorie svantaggiate quali disoccupati, invalidi, caregivers,lavoratori usuranti e gravosi.

Ape Sociale per disoccupati

Per i disoccupati, in particolare, è stato chiarito che possono ottenere l’Ape Sociale anche coloro che sono rimasti disoccupati dopo un contratto di lavoro a tempi determinato e percepiscono la Naspi.

 Al momento della domanda di Ape Sociale, però, i lavoratori disoccupati, nei 36 mesi dalla cessazione dell’ultimo rapporto lavorativo, devono aver avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi. Sul punto l’Inps ha chiarito che il periodo di rapporto di lavoro subordinato necessario al riconoscimento del diritto all’Ape Sociale può essere anche non continuativo. Il calcolo sarà pertanto effettuato sulla base di tutti i rapporti di lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesi. Inoltre, è necessario che i lavoratori disoccupati abbiano esaurito la fruizione del periodo di Naspi prima di poter presentare la domanda di pensionamento anticipato.

Le verifiche dell’Inps

E’ importante sottolineare come l’Inps ritenga necessario che il periodo di disoccupazione sia stato usufruito interamente, mettendo in evidenza che il lavoratore non è più riuscito a trovare occupazione. La perdita dello stato di disoccupazione implica pertanto la perdita del diritto a presentare domanda di Ape Sociale. Così come se il lavoratore si dimette e non percepisce quindi la Naspi. Insomma, lo stato di disagio e difficoltà sociale deve essere accertato in tutti i suoi aspetti e sarà l’Inps a verificare la sussistenza delle condizioni necessarie.

Quando fare domanda di Ape Sociale

Le domande per l’Ape Sociale andranno presentate anche per l’anno prossimo entro il 31 marzo e, successivamente, entro il 15 luglio e il 30 novembre, se tutto verrà confermato dall’Inps come per il 2019. L’esito delle stesse sarà comunicato rispettivamente entro il 30 giugnoil 15 ottobre e il 31 dicembre. Tra i diversi scaglioni di richiesta l’Istituto effettuerà il monitoraggio della disponibilità delle risorse finanziarie. Le domande di verifica saranno valutate in base ai criteri di priorità già illustrati nella circolare Inps 16 giugno 2017, n. 100. Si ricorda che l’APE Sociale, in presenza di tutti i requisiti, decorre dal primo giorno del mese successivo alla domanda di trattamento.