Ipotesi di Ape Social strutturale nel libro bianco della riforma delle pensioni. Ed in tal caso sarebbero sostanzialmente bocciate tutte le misure di pensionamento anticipato attraverso il rigido sistema delle quote.

In particolare, quella dell’Ape Social strutturale è una misura ipotetica che è emersa nel corso di un workshop svoltosi il mese scorso presso il CNEL. Per quella che sarebbe una misura di equità sociale tenendo conto di due cose molto importanti. Ovverosia, il declino demografico nel nostro Paese, e quelle che sono per il futuro le prospettive per il mercato del lavoro in Italia.

Ape Social strutturale nel libro bianco della riforma delle pensioni: bocciate tutte le quote?

L’Ape Social strutturale entra così nel libro bianco della riforma delle pensioni. In quanto all’interno di un testo organico, si punta a raccogliere tutte le potenziali proposte che possono migliorare il nostro sistema previdenziale pubblico. Tenendo chiaramente in considerazione anche la sostenibilità finanziaria di medio e soprattutto di lungo termine per la previdenza pubblica.

Ricordiamo al riguardo che l’Ape Sociale 2022 c’è ma non è quella strutturale. In quanto la misura strutturale sarebbe, in tutto e per tutto, di accompagnamento alla pensione e tale, tra l’altro, da eliminare le disuguaglianze tra le generazioni.

Come funzionerebbe la misura che è in grado di ridurre le disuguaglianze tra le generazioni

Nel dettaglio, l’Ape Social strutturale funzionerebbe, in tutto e per tutto, come una sorta di pensione contributiva di garanzia a carico dello Stato italiano. Quindi, si tratterebbe di una misura ancor più di largo respiro rispetto alla pensione di garanzia giovani di cui si parla da molto tempo. Ma per la quale al momento è davvero tutto in stallo. In quanto sulla riforma delle pensioni 2023 il Governo italiano ed i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil, ad oggi, non sono più tornati a sedersi al tavolo da quando è iniziata la guerra in Ucraina.