Salve,

sono una signora invalida al 100% con inabilità lavorativa al 100%, disabilità Neurologica. Non collocabile, legge 104 art 3 comma 3, il tutto per epilessia farmacoresistente ed ho pure lo Stimolatore Vagale. Ho 46 anni e non ho mai potuto lavorare perché mi è uscita a 5 anni perciò percepisco solo 286 euro al mese perché mi hanno appena negato l’accompagnamento che il neurologo mi ha richiesto certificando che necessito di assistenza continuativa per possibili cadute a terra e alterazioni del contatto tale da rendermi inabile nelle comuni attività quotidiane. Mio marito ha 35 anni di contributi versati e 52 anni di età, fa da sempre il muratore, può fare qualcosa per andare in pensione prima con la legge 104??
Le chiedo questo perché il neurologo mi continua a certificare che necessito di assistenza continuativa ma l’Inps mi nega l’accompagno ed io non ho la possibilità economica per un Avvocato. 
Grazie di Cuore.
Le uniche misure che permettono il pensionamento anticipato per l’assistenza ad un familiare disabile sono la quota 41 precoci e l’Ape sociale.
Per quanto riguarda l’Ape sociale suo marito non vi rientra poiché richiede almeno 63 anni di età.
La quota 41, pur rientrando suo marito nella categoria dei lavoratori precoci, permette il pensionamento con 41 anni di contributi per chi assiste un familiare disabile in base alla legge 104 articolo 3, comma 3;  mancherebbero 6 anni per poter accedere al pensionamento.
Non ci sono altre alternative che permettano il pensionamento con un certo anticipo ma vi è la possibilità, se suo marito è un lavoratore dipendente, di fruire al congedo straordinario retribuito per 2 anni (durante i quali si continuano a maturare contributi figurativi). Il congedo straordinario retribuito permette di mantenere il posto di lavoro e la mansione svolta anche se durante i 2 anni si percepisce un’indennità corrisposta dall’Inps pari all’ultima retribuzione prima del congedo.
 Il congedo può essere fruito o per 2 anni di seguito o in maniera frazionata (in quest’ultimo caso è possibile continuare a fruire anche dei permessi legge 104).
Se non trovate altre soluzioni per la sua assistenza questa potrebbe essere un’alternativa almeno per tamponare temporaneamente la situazione.

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