La svolta potrebbe essere finalmente vicina: addio agli animali nei circhi. E’ frutto di una disposizione, all’esame della commissione permanente (istruzione e cultura) del Senato, estrapolata dal Ddl Cinema e mirante ad affermare un codice dello spettacolo a 360 gradi, incluso il circo quindi. E per quest’ultimo la novità più importante è senza dubbio quella del divieto di utilizzare animali veri. L’eliminazione sarà graduale ma sicuramente si tratta di un primo passo importante verso la sensibilizzazione su questa battaglia degli animalisti.

Allarme animali nei circhi: quanti sono e come vengono trattati?

Ad oggi in Italia l’uso di animali nel circo è regolato dalla legge n. 337/1968. Mancano registri con il censimento degli animali impiegati nei circhi che permettano di contare gli esemplari e tenere conto anche della riproduzione degli stessi. La Lav ne ha contati circa 2 mila: considerando che i circhi sono poco più di un centinaio è facile capire come molti animali siano detenuti in condizioni di cattività che non garantiscono il giusto spazio.

Animali nei circhi: servono regole o libertà?

Un recente sondaggio Eurispes (basato sui dati del 2015) ha inoltre reso noto che il 68,3% degli italiani è contrario agli animali nel circo.
Protesta invece contro questo scenario l’Ente Nazionale Circhi: il presidente Antonio Buccioni ha dichiarato di concordare sulle parole di Pietro Grasso, che ha definito la tutela degli animali nello spettacolo una priorità ma ha evidenziato il rischio di affossare un settore storico e tradizionale da salvaguardare. Buccioni chiede regole e non campagne ideologiche che sparano a zero sui circhi.

Voi che ne pensate?

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