Su come andare in pensione con Opzione Donna 2022 non sembrano esserci incertezze. Proprio per quel che riguarda il pensionamento anticipato delle lavoratrici autonome e dipendenti per il prossimo anno. Pur tuttavia, proprio perché l’uscita dal lavoro è anticipata, bisogna sempre fare molta attenzione al sacrificio economico. Che è inevitabile.

In quanto andare in pensione con Opzione Donna 2022 significa prendere un assegno mensile INPS che è più basso. Rispetto invece alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia. Proprio in ragione di un’anzianità contributiva che sarà sempre più elevata.

Andare in pensione con Opzione Donna 2022. Massima attenzione al sacrificio economico

Su andare in pensione con Opzione Donna 2022, quindi, massima attenzione al sacrificio economico. Che è stimato tra il 20% ed il 25% in meno rispetto all’assegno INPS con la pensione di vecchiaia.

In ogni caso, su andare in pensione con Opzione Donna 2022, ci sono davvero buone notizie. In quanto prima con la manovra finanziaria il Governo Draghi ha introdotto uno scalino di due anni. Ed ora a quanto pare, su pressioni da parte dei partiti che sostengono la maggioranza, questo è stato tolto.

Quali sono i requisiti per lo scivolo pensionistico a favore delle lavoratrici dipendenti? E per quelle autonome?

Quindi, salvo clamorosi dietrofront dell’Esecutivo, per andare in pensione con Opzione Donna 2022 basteranno sempre 58 anni di età. Per le lavoratrici dipendenti. Mentre per le lavoratrici autonome il requisito anagrafico di esercizio dell’opzione è fissato a 59 anni. In più, sia per le lavoratrici autonome, sia per le lavoratrici dipendenti, servono 35 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.

Al riguardo c’è da precisare, nonostante si parli di proroga al 2022, che i requisiti Opzione Donna sopra indicati devono essere in ogni caso maturati entro e non oltre il prossimo 31 dicembre del 2021. Oltre a valutare con attenzione il requisito anagrafico, massima attenzione per Opzione Donna pure alle ampie finestre di decorrenza previste.

Precisamente, 18 mesi per le lavoratrici autonome. E 12 mesi per le lavoratrici dipendenti. Tempo che intercorre tra la maturazione dei requisiti ed il pagamento della prima mensilità della pensione.