Chi ha sostenuto spese per la sicurezza della casa, facendo installare allarmi o sistemi di videosorveglianza nel 2016, ha diritto al bonus e potrà recuperare il 100% la cifra sottoforma di credito d’imposta. A chiarire la percentuale del bonus fiscale è stata l’Agenzia delle Entrate.

Bonus videosorveglianza: chi ha diritto a recuperare le spese

L’agevolazione, come previsto dalla legge di Stabilità,  spetta a chi ha presentato la domanda entro il 20 marzo. La percentuale del 100% si riferisce all’importo dell’agevolazione richiesto.

 Oltre all’installazione di allarmi e sistemi di videosorveglianza vi rientrano contratti per incarichi ad agenzie che si occupano di garantire la sicurezza e l’inviolabilità delle case “per la prevenzione di attività criminali”.

Come chiedere il bonus vigilanza per la casa

Nella stessa risoluzione l’Agenzia delle Entrate ha specificato le modalità di rimborso e il codice tributo da utilizzare nella compilazione del modello F24. I soggetti che hanno presentato domanda nei termini potranno, ricorrendo ai servizi telematici Entratel o Fisconline, richiedere il credito d’imposta a rimborso completo delle spese oppure sfruttarlo a compensazione delle imposte sul reddito.

Di seguito le istruzioni per la compilazione del modello F24:

  • codice tributo – colonna “importi a credito compensati” – sezione “Erario”: 6874 – “Credito d’imposta per le spese sostenute nell’anno 2016 per l’installazione di sistemi di videosorveglianza” ;
  • anno di riferimento: va indicato il periodo in cui è stata sostenuta la spesa (in questo caso 2016).