Perché l’alcol test deve essere eseguito subito al momento in cui viene fermato l’automobilista sospettato di guida in stato di ebbrezza? Perché il tempo trascorso ad attendere potrebbe compromettere l’attendibilità della misurazione e questo non può andare a discapito di chi deve poi sostenere il pagamento della multa o la condanna per guida in stato di ebbrezza.

Il principio è stato affermato da una recente sentenza del Tribunale di Bologna: sulla base di questo i giudici hanno assolto il conducente accusato del reato di guida in stato di ebbrezza.

La decisione si pone in linea con quella, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa, presa dal Tribunale di Treviso che ha negato validità al prelievo ematico fatto in ospedale senza precedente dato da etilometro.

Nel caso in analisi un motociclista era stato fermato mentre era alla guida contromano e senza casco: per fortuna non erano stati provocati incidenti. Pur avendo riscontrato uno stato di alterazione dell’uomo (evidente a detta dei poliziotti dagli occhi e dall’alito) gli agenti non avevano sottoposto il motociclista ad alcol test perché la volante non era dotata dello strumento di misurazione per eseguire il controllo. Non solo, quindi, il centauro fermato ha dovuto attendere che arrivasse un’altra pattuglia ma i due test effettuati a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro avevano fatto registrare un valore più alto al secondo tentativo (risultato accettabile in caso di test immediato perché dimostra che l’alcol è stato assunto da poco ma che, nella fattispecie concreta, non poteva corrispondere a verità).
Ecco perché il Gup di Bologna ha assolto il motociclista fermato.

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