Tra le tasse più odiate dagli italiani, ai primi posti, rientra certamente il bollo auto, ossia la tassa pagata per il possesso del veicolo. Ma di chi è la competenza per il controllo bollo auto? A chi spetta verificare che il cittadino sia in regola con i pagamenti?

Le scadenze per il pagamento della tassa

Per i veicoli già in circolazione (ossia non quelli di prima immatricolazione), il pagamento del bollo auto deve essere effettuato di regola nel corso del mese successivo alla scadenza dell’ultima tassa dovuta.

Quindi entro il 31 ottobre 2021 bisogna pagare il bollo auto scaduto a settembre 2021.

Per i veicoli di nuova immatricolazione in Italia, invece, il primo bollo auto è da pagarsi entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione.

Pertanto, se ad esempio l’immatricolazione è avvenuta il 10 ottobre 2021, il primo bollo è da pagarsi entro il 31 ottobre 2021. Non sottostanno a tale regola i veicoli la cui immatricolazione avviene negli ultimi giorni del mese (in questo caso il bollo si può pagare anche entro la fine del mese successivo).

I controlli bollo auto

Il bollo auto si prescrive nel termine di 3 anni ed è una tassa di competenza regionale (salvo l’addizionale erariale, c.d. superbollo, che, invece, finisce nelle casse dello Stato).

Trattandosi di una tassa, quindi un obbligo di natura “fiscale”, i controlli bollo auto spettano all’ente di competenza, quindi, Regione (per il bollo) e Stato (per il superbollo). In caso di omesso pagamento il contribuente può mettersi in regola con il ravvedimento operoso. Se non lo fa, la Regione invia un avviso in cui lo invita a regolarizzare la posizione entro un determinato tempo (e se non si fa nemmeno ciò, l’ente regionale si rivolge ad un agente riscossione per il recupero del credito).

Il bollo auto, dunque, non essendo un adempimento previsto dal codice della strada non è soggetto ad alcun controllo da parte delle forze dell’ordine in caso di posti di blocco o in qualsiasi altro tipo d controllo.

Se polizia, carabinieri, guardia di finanza per caso dovessero chiedere di esibire la ricevuta di pagamento, il cittadino può rifiutarsi in quanto non tenuto.

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