Comprare casa e accendere un mutuo sono cose abbastanza comuni, soprattutto per i giovani che mettono su una nuova famiglia. Entrambe le cose sono soggette a normative particolari, con notevoli agevolazioni, anche se ricche di paletti e vincoli. E sono proprio questi vincoli ad essere oggetto di dubbi e perplessità di chi si avvicina a queste agevolazioni. Un nostro lettore per esempio, chiede spiegazioni su alcune sfaccettature di questi aiuti.  

 

Gentile esperto, io e la mia ragazza stiamo valutando di convolare a nozze.

Dovremmo anche comprare casa godendo delle agevolazioni per l’acquisto del a prima casa dal momento che siamo entrambi sotto i 30 anni di età. Conviene la separazione dei beni o la comunione dei beni? Il dubbio mi è venuto leggendo alcune notizie che mettono in luce il fatto che se uno dei due ha già una casa nello stesso Comune dove si pensa di acquistare la nuova, si perde il diritto alle agevolazioni. Con la separazione dei beni risolviamo questo problema? 

Agevolazioni prima casa, per i giovani qualche occasione in più 

La materia delle agevolazioni sulla prima casa non è affatto una materia semplice, e lo dimostra il fatto che proprio recentemente l’Agenzia delle Entrate ha deciso di chiarire alcuni dubbi che potrebbero sopraggiungere per chi intende godere di questa agevolazione. Chiarimenti resi necessari da una materia che ripetiamo, non è semplice. Entrando subito nel merito del quesito del nostro lettore, è evidente che gioco forza la comunione dei beni è sconsigliabile soprattutto se uno dei due coniugi ha già acquistato precedentemente una casa godendo di queste agevolazioni. Ma come vedremo, anche la separazione non rende liberi da vincoli i potenziali beneficiari degli aiuti. Occorre ricordare infatti che per godere delle agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa, le normative sono abbastanza chiare e prevedono la non applicabilità delle agevolazioni per chi nello stesso Comune dove acquista la casa, risulta titolare di un diritto di proprietà su un altro immobile.

E questo anche se su altri immobili il diritto di proprietà è solo in quota.  

 

Cosa rischiano di perdere come agevolazioni quelli che non sanno bene cosa fare 

 

Pertanto in presenza di un’altra abitazione, a prescindere che questa sia stata acquistata in regime agevolato o meno, il diritto alle nuove agevolazioni viene meno. Viene meno quindi anche l’agevolazione per gli under 36, fascia di età in cui rientra il nostro lettore e la sua futura moglie. Secondo i dettami normativi dell’Agenzia delle Entrate, l’acquisto di una casa con l’agevolazione è ammissibile solo se precedentemente il soggetto che acquista e il suo coniuge non avevano altri diritti di proprietà su altri mobili. Evidente che l’orientamento dell’Agenzia delle Entrate in materia di agevolazioni fiscali sulla casa e assai limitativo. Le agevolazioni di cui parliamo e sulle quali l’Agenzia delle Entrate a posto i paletti sono sia quelle sull’acquisto che sul mutuo agevolato. Non si fanno distinzioni dal momento che i paletti riguardano anche il caso in cui uno dei due coniugi abbia acquistato una casa in maniera autonoma, con risorse sue. Ed a prescindere che con il matrimonio si scelga la separazione o la comunione dei beni. 

Quali sarebbero le agevolazioni sulla casa? 

Niente da fare quindi per l’imposta di registro al 2%, in presenza di una situazione come quella prima esposta. L’imposta di registro sull’acquisto della casa dovrà essere versata in misura pari al 9%, come previsto senza agevolazioni. Anche sull’IVA si perde il diritto ad usufruire dell’aliquota al 4% e si torna nel perimetro dell’IVA al 10%. Stesso discorso per quanto riguarda l’eventuale mutuo agevolato a cui avrebbero diritto i soggetti che acquistano una casa con le agevolazioni.

L’imposta sostitutiva sui mutui deve essere versata quindi, in misura pari al 2%. SI perde in sostanza il diritto a godere dell’imposta agevolata allo 0,25%. Tornando al caso del nostro lettore, se vengono meno le agevolazioni per gli under 36, la situazione è ancora peggiore. Va ricordato infatti che per l’acquisto di una casa da parte dei giovani sotto i 36 anni di età (entrambi i coniugi), sono in vigore delle agevolazioni molto importanti, a condizione che l’ISEE del nucleo familiare sia inferiore ai 40.000 euro. Perdere le agevolazioni significa non godere della possibilità di andare a detrarre integralmente il costo dell’IVA sostenuto è di andare a versare sia i costi di passaggio nel caso di acquisto tra privati e sia l’imposta sostitutiva sui mutui.