In arrivo nuovi codici tributo per pagare i debiti. Con la risoluzione numero 4 del 4 febbraio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i codici tributo da utilizzare per i versamenti a mezzo F24 a seguito delle comunicazioni inviate per accertamento violazioni in materia di versamenti erariali (art. 36-bis del D.P.R. n. 600/1973).

Come specifica la risoluzione, i nuovi codici sono utilizzabili nell’eventualità in cui il contribuente, destinatario della comunicazione intenda versare solo una quota dell’importo complessivamente ivi richiesto. Qualora, viceversa, il contribuente ritenga giusta la rettifica operata dall’Agenzia delle Entrate potrà utilizzare le coordinate di pagamento già previste nella comunicazione stessa.

Il modello F24

I nuovi codici tributo elencati nella risoluzione si riferiscono al recupero di crediti d’imposta concessi per specifiche tipologie di soggetti o di attività poste in essere. Il modello F24 dovrà quindi essere predisposto per i versamenti nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati” e riportando anche, nei campi appositi, l’anno di riferimento e il “codice atto” che sono presenti nella comunicazione. I nuovi codici tributo sono i seguenti:

I nuovi codici tributo

  • 6880 per il versamento spontaneo a seguito di comunicazione ex 36-bis del credito d’imposta relativo ai versamenti effettuati in favore dei fondi speciali per il volontariato istituiti presso le regioni;
  • 6881 per il recupero del credito d’imposta per adeguamento tecnologico di 100 euro, previsto dall’articolo 21-ter del dl 78/2010. Si tratta del credito d’imposta concesso, una sola volta, ai contribuenti con un volume d’affari non superiore a euro 50 mila, per le spese per adeguamento tecnologico necessarie per poter ottemperare agli obblighi di trasmissione telematica dei dati delle fatture emesse e ricevute (cosiddetto Spesometro), introdotti dall’articolo 21 dello stesso decreto legge, nonché per la trasmissione telematica dei dati delle liquidazioni periodiche Iva, introdotta dall’articolo 21-bis del medesimo decreto legge;
  • 6882 per il recupero del credito d’imposta di 50 euro concesso dall’art. 21-ter, comma 5, del DL 78/2010. Si tratta di un ulteriore credito d’imposta una tantum, concesso ai medesimi soggetti ai quali poteva essere riconosciuto il credito in misura pari a euro 100 di cui sopra, che hanno esercitato l’opzione per la trasmissione telematica «anticipata» dei corrispettivi;
  • 6892 per il recupero del credito d’imposta per interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione di impianti sportivi pubblici, cosiddetto sport bonus, di cui all’articolo 1, comma 363, della legge 205/2017;
  • 6894  per il recupero del cosiddetta tax credit librerie istituito dall’art. 1, comma 319, della medesima legge.