Affitto non pagato: ad oggi per i proprietari di casa rappresenta una doppia perdita. Al danno del canone di locazione non corrisposto si aggiunge infatti la beffa di dover comunque pagare le tasse. Ma le cose potrebbero cambiare dal prossimo anno.

Affitto non pagato: esenzione Irpef e cedolare secca

L’emendamento a firma dell’On. Carla Ruocco e dell’On. Alberto Gusmersol contiene quindi una novità importante che, se approvata, metterebbe fine ad un paradosso iniquo per chi ha a che fare con inquilini morosi.

La novità legislativa prevede esenzione Irpef e cedolare secca per canoni di locazione non incassati.
Ad oggi esiste solo un modo per non versare le tasse per affitti non pagati è fare richiesta di emissione, prima della scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, del procedimento giudiziale di convalida di sfratto per morosità (ex articolo 26, comma 1 del Tuir).

Con la novità allo studio del governo, non bisognerebbe più invece includere nella dichiarazione dei redditi i canoni di affitto non incassati. Seguendo la stessa logica non sarebbe dovuta la cedolare secca per le mensilità non corrisposte.

Cedolare secca per affitti commerciali: novità contratti locazione 2019

La misura riguarderebbe solamente i redditi percepiti da persone fisiche fuori dall’esercizio di attività di impresa. Per quanto riguarda gli affitti commerciali peraltro è allo studio l’estensione del regime di cedolare secca. Sarà dunque possibile optare per la tassazione fissa del 21% che sostituisce le aliquote Irpef e addizionali includendo peraltro anche imposta di bollo e di registro, non solo per l’affitto di immobili ad uso abitativo ma anche per scopi commerciali (qualora il locale non sia superiore a 600 mq di superficie escluse le pertinenze).

Quando si avrà conferma ufficiale di tutte queste novità in merito ai contratti di locazione? Occorre attendere il via libero del Parlamento dopo l’analisi del testo della Legge di Bilancio 2019 prevista per il mese di dicembre.

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