L’opzione della cedolare secca presenta per chi affitta casa alcuni vantaggi fiscali sui quali ci siamo più volte soffermati nei nostri articoli e approfondimenti sul tema. Anche di recente, in vista della possibile applicazione della cedolare secca alla tassa Airbnb, abbiamo spiegato che cosa questa tipologia contrattuale comporti per il proprietario di casa. Ma quali sono invece i vantaggi per l’inquilino (se ce ne sono)? Che cosa deve sapere quest’ultimo prima di firmare il contratto di locazione?

 

Cedolare secca, cosa deve sapere l’inquilino: vantaggi

 

Se il proprietario esercita l’opzione di affitto con cedolare secca deve comunicarlo in forma scritta all’inquilino.

L’opzione fiscale inoltre deve risultare espressamente dalle clausole del contratto. Questo perché l’inquilino deve essere ben consapevole dei suoi diritti.

Usufruendo della tassazione agevolata con cedolare secca infatti, il proprietario rinuncia ad aumentare il canone di locazione per tutta la durata del contratto.

Oltre che sul piano fiscale, la cedolare secca prevede agevolazioni burocratiche: la registrazione del contratto avviene presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate o su internet sul sito accedendo con le proprie credenziali senza pagamento di imposta di registro e di bollo. E’ bene sapere quindi che il proprietario di casa non può chiedere all’inquilino di pagare, neanche a metà queste imposte visto che lui stesso ne è esonerato.

Per tutti gli adempimenti previsti dal regime di cedolare secca clicca qui.

Inoltre la proposta della cedolare secca concede all’atto pratico all’inquilino una sorta di potere contrattuale perché, ben consapevole che questa costituisca un risparmio per il proprietario, può cercare di convincerlo ad abbassare leggermente il canone mensile.