A breve darò in locazione per due settimane il mio immobile che è situato in una nota località turistica. Per la tassazione degli affitti percepiti per la casa vacanza con molta probabilità opterò per la cedolare secca. Detto ciò, sono tenuto a registrare presso l’Agenzia delle entrate il contratto di locazione?

Le case vacanza e la cedolare secca

Quando si parla di casa vacanze si fa riferimento alle locazioni brevi. Locazioni brevi per le quali è possibile optare per la cedolare secca.

A tal fine, si intendono per locazioni brevi i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali. Tali contratti devono essere stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare (art.4 del D.L. 50/2017).

Anche prima del D.L. 50/2017, per le locazioni brevi era possibile optare per la cedolare secca. Tuttavia, non erano contemplati servizi quali la fornitura di biancheria e di pulizia dei locali.

Casa vacanze: quando è necessario registrare il contratto?

Non vi è alcun obbligo di registrare presso l’Agenzia delle entrate il contratto di locazione breve come sopra individuato. Il contratto di locazione breve può avere ad oggetto unitamente alla messa a disposizione dell’immobile abitativo la fornitura di specifici servizi. Tra questi, in primis perchè richiamati a livello normativo, la fornitura di biancheria e la pulizia dei locali. Inoltre, l’Agenzia delle entrate, con la circolare n°24/E 2017, ha ammesso ulteriori servizi quali: la fornitura di utenze, wi-fi, aria condizionata.

Sul portale dell’Agenzia delle entrate è specificato che:

Per i contratti per i quali non c’è l’obbligo di registrazione in termine fisso (locazioni “brevi”, di durata complessiva nell’anno non superiore a 30 giorni), il locatore può applicare la cedolare secca direttamente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale è prodotto il reddito, oppure esercitare l’opzione in sede di registrazione in caso d’uso o di registrazione volontaria del contratto.

Sull’obbligo di registrazione è necessario però fare una precisazione.

Laddove nel corso dell’anno, con la stessa persona siano stipulati più contratti di locazione breve della durata complessiva (considerando tutti i contratti) superiore a 30 giorni, sarà necessario rispettare l’obbligo di registrazione. Pena la nullità del contratto (art.13 della Legge 431/1998-comma 346 Legge 311/2004)).