Cedolino pensioni di agosto più pesante, ma non per tutti. Gli enti pensionistici stanno elaborando i pagamenti che saranno presto disponibili sui conti correnti dei pensionati con importanti novità.

La pensione non cambierà rispetto ai mesi precedenti, ma ci saranno più soldi a disposizione per chi ha chiesto il rimborso Irpef a conguaglio scegliendo. Chi ha trasmesso il modello 730/2021 entro giugno con imposta Irpef a credito riceverà la somma spettante.

Conguagli Irpef con la pensione di agosto

Col cedolino pensione di agosto sono pagati anche i conguagli Irpef.

Ovviamente chi è a credito riceverà un bonus supplementare per aver corrisposto al fisco nel 2020 imposte maggiori al dovuto.

Ecco quindi che la pensione di agosto sarà più pesante per coloro che hanno scelto l’ente di previdenza come sostituto d’imposta per i rimborsi da 730. Da notare che i rimborsi Irpef di agosto sono solo quelli la cui la dichiarazione dei redditi è stata trasmessa entro il mese di giugno.

I pensionati che ancora non hanno fatto il 730 o che lo hanno trasmesso a luglio riceveranno i conguagli Irpef più avanti, Normalmente l’Agenzia delle Entrate elabora i flussi di pagamento il mese successivo a quello della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Contribuenti a debito e a credito

Poiché c’è tempo fino al 30 settembre 2021 per presentare la dichiarazione dei redditi, direttamente o tramite Caf, i pensionati che sono a debito col fisco normalmente aspettano l’ultimo momento. Chi invece è a credito preferisce presentare subito il modello 730 in maniera tale da beneficiare il più presto possibile delle somme spettanti.

Ciò premesso, il grosso delle dichiarazioni dei redditi da 730 è elaborato a luglio per cui molti pensionati non vedranno nulla sul cedolino pensione di agosto. Dovranno attendere il 1 settembre quando sarà pagata dall’ente di previdenza la pensione.

Coloro che aspetteranno il mese di settembre per la presentazione della dichiarazione dei redditi, riceveranno i conguagli fiscali a ottobre o novembre.

L’Agenzia delle Entrate spiega infatti che, pur non essendoci una data esatta di accredito o addebito delle spettanze fiscali, i pagamenti avvengono solitamente il “primo mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione, ovvero il risultato contabile della dichiarazione”.