I coniugi con dimora e residenza in due immobili diversi, in vista della scadenza del 16 giugno per pagare l’acconto Imu 2022, devono scegliere su quale dei due immobili far valere l’esenzione IMU sull’abitazione principale.

L’IMU non deve essere pagata dai proprietari di immobili destinati ad abitazioni principale non di lusso. L’IMU, invece, è dovuta sull’abitazione principale di categoria catastale di lusso e relative pertinenze. Ad ogni modo, per l’abitazione principale di lusso, si applica un’aliquota agevolata ed una detrazione di 200 euro (da rapportarsi ai mesi ed alla percentuale di possesso).

Detto ciò, la scelta deve essere effettuata dai coniugi come chiarito poco tempo fa dal Ministero dell’economia e delle finanze, Mef.

In che modo deve essere comunicata la scelta per l’uno o per l’altro immobile?

Ecco quello che bisogna sapere.

L’acconto IMU al 16 giugno per i coniugi con due immobili

Prima di chiarire in che modo deve essere scelto l’immobile rispetto al quale fare valere l’agevolazione IMU, è necessario capire il perchè debba essere fatta questa scelta.

A tal proposito, è necessario riprendere il comma 741 della Legge n°169/2019, Legge di bilancio 2020.

Nello specifico, il legislatore ha previsto che:

Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l?abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile scelto dai componenti del nucleo familiare. Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un?unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all?unità ad uso abitativo.

Dunque dopo l’intervento del D.

L. 146/2021, c.d. decreto fiscale, nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in Comuni diversi:

  • le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile,
  • scelto dai componenti del nucleo familiare.

Non fa non fa più differenza se i due immobili in cui i coniugi hanno stabilito, differenziando, la loro dimora abituale e la residenza, siano nello stesso Comune o in Comuni diversi tra loro.

Pertanto, a partire dal 2022 la legge riconosce l’esenzione IMU per una sola abitazione. Queste sono le regole che i coniugi devono seguire per evitare sanzioni.

Dichiarazione IMU. Ecco perchè serve presentarla

In base a quanto detto finora, sono i coniugi a scegliere rispetto a quale dei due immobili debba essere fatta valere l’agevolazione IMU.

Nello specifico, la scelta dell’abitazione principale per la quale beneficiare dell’esonero/agevolazione IMU, deve essere indicata nella dichiarazione IMU.

A tal fine, come da istruzioni della dichiarazione IMU, il proprietario dell’immobile o colui che ha altro diritto reale, dovrà barrare il campo 15 relativo alle condizioni di esenzione dall’imposta e indicare “abitazione principale scelta dal nucleo familiare ex art.1, comma 741, lett b), Legge n° 160/2019.

La dichiarazione IMU deve essere presentata al Comune nel cui territorio ricade l’immobile.