Scade oggi, lunedì 17 giugno 2019, il termine per il versamento dell’acconto Imu e Tasi 2019 (visto che il 16, ieri, era domenica). Nonostante questo giorno in più a disposizione non hai provveduto entro la scadenza prevista? Esiste il ravvedimento e quali sanzioni scattano in caso di pagamento Imu e Tasi in ritardo?

Ravvedimento operoso: come pagare Imu e Tasi 2019 in ritardo

Il termine per ricorrere al ravvedimento operoso per Imu e Tasi 2019 è di un anno dalla scadenza, ovvero giugno 2020. Entro questa data il contribuente deve provvedere a pagare l’importo dovuto, incluse le relative sanzioni.

Ricordiamo a tal proposito anche che quello in calendario per giugno 2019 è l’acconto Imu e Tasi. Le rate ogni anno sono due: a dicembre, esattamente il 16, il contribuente deve infatti provvedere al saldo (con eventuale conguaglio sulla prima rata sulla base degli atti pubblicati online il 28 ottobre di ogni anno d’imposta).

Entro 14 giorni dalla scadenza del pagamento è prevista la possibilità di ravvedimento super veloce, con sanzioni ridotte al 30%. In questo caso la sanzione viene calcolata nella misura dello 0,1% dell’importo giornaliero più interessi. In altre parole, il fatto che il contribuente provveda a regolarizzare la sua situazione in tempi così brevi, gli permette di usufruire di una sanzione particolarmente leggera.

Superato questo termine, la sanzione Imu e Tasi 2019 da versare con il calcolo del ravvedimento va da un minimo di 1,5% ad un massimo del 3,75%. Per quanto riguarda il calcolo degli interessi sul ravvedimento operoso Imu e Tasi il tasso da applicare, a partire dal 1° gennaio 2019, è pari allo 0,8% annuo, incrementato dello 0,5% rispetto all’anno precedente.

Se l’omesso o tardivo versamento dell’acconto Imu e Tasi, in scadenza il 17 giugno 2019, non risulta essere stato regolarizzato a distanza di un anno dalla scadenza ordinaria, scatta la sanzione in misura piena.

Queste le regole generali. Non è però da escludere che il Comune preveda regole locali per il versamento Imu e Tasi per il ravvedimento oltre la scadenza di un anno, che potranno essere più benevole per il contribuente.