Il calcolo dell’acconto IMU 2023, in scadenza il 16 giugno prossimo, si fa con le aliquote del 2022. Per il calcolo del saldo, in scadenza il 18 dicembre di questo stesso anno (il 16 dicembre è sabato), ci sono da considerare le seguenti regole:

  • se il comune ha deliberato nuove aliquote e la relativa delibera è trasmessa al DEF (Dipartimento Economia e Finanze) entro il 14 ottobre 2023 e pubblicata sul sito DEF entro il 28 ottobre 2023, allora si utilizzano le nuove aliquote 2023
  • laddove il comune non abbia deliberato nuove aliquote 2023 oppure non siano stati rispettati i termini di cui sopra, si devono utilizzare le aliquote base previste dalla legge di bilancio 2020.

Con riferimento a quest’ultimo punto si tratta di una novità rispetto al passato.

Infatti, prima del 2023, per il saldo (se non c’erano nuove aliquote) si dovevano utilizzare le aliquote dell’anno precedente (ossia le stesse dell’acconto).

Perché è importante la delibera comunale

L’IMU, come noto, è un tributo che ha come presupposto il possesso di immobili. Dove per possesso si intende il titolo di proprietà o altro diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, diritto di abitazione, ecc.).

Si tratta di un’imposta di competenza comunale, nel senso che il gettito che ne deriva finisce nella casse del comune dove si trovano gli immobili.

Essendo di competenza del comune, il legislatore lascia margini di manovra decisionale al comune stesso. L’ente locale, quindi, ad esempio può intervenire con apposita delibera per stabilire aliquote più alte o più basse rispetto a quelle base fissate dalla legge. Oppure può stabilire casi di agevolazioni o esenzioni in più (ma non in meno) rispetto a quanto previsto dalla legge.

E’, dunque, sempre importante in sede di calcolo dell’acconto IMU 2023 e saldo IMU 2023, ricercare la delibera comunale di riferimento.

L’attenta disamina della delibera servirà per conoscere le aliquote esatte da adottare, le eventuali esenzioni o sconti in più che il comune ha deciso di adottare, ecc.

Acconto IMU 2023, la ricerca della delibera comunale

Per il calcolo dell’acconto IMU 2023, come detto, servono le aliquote 2022. Quindi, bisogna trovare la delibera IMU del comune dove si trovano gli immobili e di competenza dell’anno 2022. Se il comune non ha deliberato nemmeno per il 2022, si va a ritroso fino all’ultima delibera precedente.

Per il saldo, invece, bisogna trovare l’eventuale nuova delibera 2023. Se non c’è nuova delibera bisogna consultare le aliquote base previste dalla legge di bilancio 2020.

E’ possibile ricercare le delibere IMU dei singoli comuni attraverso il motore di ricerca del DEF. Qui è possibile fare la ricerca inserendo direttamente il nome del comune oppure per area geografica.

Riassumendo…

  • l’acconto IMU 2023 scade il 16 giugno 2023
  • il saldo IMU 2023, scade il 18 dicembre 2023 (il 16 dicembre è sabato)
  • per il calcolo dell’acconto si devono utilizzare le aliquote deliberate dal comune per il 2022
  • se non ci sono aliquote deliberate per il 2022, l’acconto si calcola utilizzando le aliquote dell’ultima delibera precedente approvata dal comune
  • per il saldo, si utilizzano le aliquote 2023 (se deliberate dal comune e se pubblicate entro il 28 ottobre 2023)
  • se il comune non ha deliberato aliquote 2023 o se non sono rispettati i termini di pubblicazione, per il saldo si utilizzano le aliquote base previste dalla legge di bilancio 2020
  • le delibere dei comuni si possono ricercare tramite l’apposito motore di ricerca messo a disposizione dal DEF.