L’Agenzia delle Entrate non può notificare un accertamento fiscale intestato ad un contribuente defunto. Tutte queste tipo di richieste sono illegittime, così come ha confermato da ultimo anche la Commissione Tributaria Regionale di Roma. La notifica di accertamento deve quindi pervenire a nome degli eredi. Una linea confermata anche dalla Cassazione che ha parlato di nullità insanabile.

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Accertamenti fiscali all’ultimo domicilio del defunto devono quindi coinvolgere gli eredi collettivamente e impersonalmente a patto che questi non abbiano, almeno trenta giorni prima, comunicato all’ufficio delle imposte del domicilio fiscale del de cuius le proprie generalità e il proprio domicilio fiscale.

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La Commissione ha inoltre aggiunto che si parla di notifica di atto inesistente e non semplicemente nulla trattandosi di operazione comunicativa o informativa rivolta ad un soggetto inesistente.