Torniamo a parlare della polemica sugli accertamenti legge 104 per il riconoscimento dell’invalidità, con relative agevolazioni, scaturita in seguito alle parole di Tito Boeri e, in particolare, alla proposta di riconoscere una sorta di bonus di merito ai medici Asl che mantengono più alta la percentuale di prestazioni di invalidità (civile o per malattia) revocate. Secondo le intenzioni del Presidente Inps questo servirebbe a spingere i medici ad essere più rigidi e scrupolosi nel controllo dei requisiti legge 104 scovando falsi invalidi.

L’obiettivo finale è quello di contenere i costi della spesa pubblica. Ma si teme che un simile metodo di incentivazione possa finire per danneggiare non solo i furbetti della 104 ma anche chi avrebbe diritto all’invalidità ma si vede negata la prestazione.

Bonus merito ai medici che revocano le prestazioni 104: la protesta dalla Asl arriva in Senato

Questa volta a prendere posizione contro il piano di Boeri è il senatore del Movimento 5 Stelle, Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Igiene e Sanità al Senato che ha espresso la sua vicinanza ai medici che stanno protestando e ai sindacati che li rappresentano: “contenere la spesa sì, risparmiare dove possibile sì, ma tagli sulla pelle dei pazienti assolutamente no. Così come accaduto in molte aziende ospedaliere dove è venuto meno il vero valore aggiunto della governance”.

Come infatti hanno fatto notare i medici che stanno protestando contro questa proposta, “chiedere ai medici di anteporre profitti economici a criteri sanitari per ridurre prestazioni e revocare invalidità civili è inaccettabile. Mi auguro che l’ente faccia un passo indietro di fronte alla serietà dei professionisti che in questi giorni stanno, giustamente e legittimamente, protestando. Sono rimasto in silenzio fino a quando non si è parlato di una ‘polemica fondata sul nulla’. Probabilmente non sono chiari alcuni concetti base della professione sanitaria: libertà e indipendenza. Parliamo di una professione che si ispira al rispetto della vita, della salute pubblica e della dignità della persona, valori che ogni medico solitamente mette al centro del suo percorso lavorativo e professionale”.

Tale mossa di Boeri, che Sileri non esita a definire “vergognosa”, “metterebbe i medici in seria difficoltà costringendoli a violare il proprio codice deontologico. Bene ha fatto il ministro Grillo a chiedere spiegazioni”. Questo quanto si legge nella nota a firma del senatore del M5S.