Ha fatto notizia nei giorni scorsi la storia di una signora multata perché sprovvista di abbonamento dei mezzi pubblici, dimenticato a casa. Non basta dimostrare di esserne titolare per evitare la multa? Evidentemente no.

Il principio è lo stesso che porta a multare chi guida senza patente (con una contravvenzione che va dai 41 ai 168 Euro, unitamente all’obbligo di presentarsi in questura o in caserma per le formalità di prassi).

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Il trasporto pubblico presuppone il possesso di un titolo di viaggio valido e regolarmente obliterato: non basta esserne titolari ma averlo lasciato a casa, bisogna portarlo con sé ed esibirlo a richiesta.

La donna protagonista suo malgrado di questa dimenticanza non ha pagato una multa pari a quello che avrebbe pagato se avesse viaggiato senza biglietto: a ben vedere infatti i 15 euro corrispondono di fatto alle spese amministrative. Di fatto la sanzione è stata nulla. In un primo momento la notizia ha suscitato perplessità ma evidentemente, approfondendo le dinamiche, c’è una ratio di fondo ben chiara e di certo non si può puntare il dito contro il controllore che, nelle sue funzioni, non può credere alla buona fede di tutti.

Andando indietro possiamo trovare casi simili di persone multate per motivi analoghi. E in alcuni casi la storia è stata uno spunto per la compagnia d trasporti per venire incontro in maniera flessibile a chi è in buona fede e dimentica l’abbonamento ai mezzi pubblici: ATM ad esempio, pur continuando ad investire nella lotta all’evasione, ha previsto che chi si presenta entro le 12 del giorno dopo, può godere del “congelamento” del provvedimento di verifica e, quindi, non dovrà pagare le spese amministrative.