Grazie al contratto di espansione sottoscritto da sindacati e governo, arrivano 750 assunzioni presso il gruppo Tim. Opportunità che consente di favorire il turn over facilitando l’ingresso di giovani lavoratori.

La sigla dell’accordo sul contratto di espansione tra Tim, i sindacati (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom, Ugl) e Unindustria al ministero del Lavoro è l’ulteriore tassello del percorso avviato con l’ultima gestione della società.

Contratto di espansione Tim

Nell’accordo sono state individuate mirate azioni per proseguire il percorso di trasformazione tecnologica in corso e favorire l’occupazione dei lavoratori.

Nell’accordo di Tim sono stati individuati tre pilastri.

Il primo prevede nel biennio 2021-2022 l’assunzione di 650 persone a tempo indeterminato, con profili compatibili con il piano di riorganizzazione. Le assunzioni saranno 330 nel 2021 e 320 nel 2022. A questi si aggiungono ulteriori 100 operatori di caring nella società del gruppo Telecontact center, dedicati al calcio. In totale le assunzioni sono quindi 750.

Il secondo punto dell’accordo del contratto di espansione riguarda il progetto di formazione e riqualificazione del personale. Esso interessa oltre 34 mila dei circa 37mila addetti Tim per un totale di circa 1,4 milioni di ore.

Il terzo tassello è la riduzione dell’orario di lavoro che si applica dal 24 maggio 2021 per 16 mesi. La riduzione oraria è pari a 3.196 full time equivalent. In media sarà del 9,4%, con una punta verso il basso del 3,5% che interesserà 10.525 persone. Si tratta di 6 giornate di sospensione nel 2021 e altre 6 nel 2022, di cui una dedicata alla formazione nel 2021 e una nel 2022. C’è poi una punta verso l’alto del 12,1% che riguarderà 24.194 persone che svolgeranno 20 giornate di sospensione nel 2021 e 22 nel 2022, di cui 6 giornate di formazione nel 2021 e 6 nel 2022.

Tim si è impegnata ad anticipare il trattamento di integrazione salariale alle normali scadenze di paga. La società ha quantificato l’onere a copertura della richiesta del trattamento straordinario di Cig in 37,4 milioni di euro per il 2021 e 40,7 milioni per il 2022.

Le novità del contratto di espansione

Ma come funziona il contratto di espansione? Per il 2021 tutto è rimasto come per i due anni precedenti. Il legislatore con la legge di bilancio 2021 ha sostanzialmente concesso un anno di proroga alle attuali regole previste per il contratto di espansione. Unica differenza sostanziale è l’allargamento della platea dei beneficiari.

Altra novità importante riguarda le garanzie. Al datore di lavoro è chiesto di produrre apposita fideiussione bancaria (come avviene per l’isopensione). Allo scopo di garantire nel tempo l’erogazione dell’indennità di accompagnamento alla pensione e per il versamento dei contributi all’Inps.

Le condizioni per ottenere lo scivolo

Il contratto di espansione stipulato fra azienda, Ministero del Lavoro e organizzazioni sindacali deve contenere 4 condizioni fondamentali:

  • il numero dei lavoratori da assumere e l’indicazione dei relativi profili professionali compatibili con i piani di reindustrializzazione o riorganizzazione;
  • la programmazione temporale delle assunzioni;
  • l’indicazione della durata a tempo indeterminato dei contratti di lavoro, compreso il contratto di apprendistato professionalizzante;
  • relativamente alle professionalità in organico, la riduzione complessiva media dell’orario di lavoro e il numero dei lavoratori interessati, nonché il numero dei lavoratori che possono accedere allo scivolo pensionistico.

Ai lavoratori è riconosciuto un trattamento economico commisurato all’assegno pensionistico previsto a carico dell’azienda. Come spiega meglio una recente circolare Inps, l’indennità sarà quindi corrisposta fino al perfezionamento della prima decorrenza utile della pensione di vecchiaia o anticipata e, nell’ipotesi in cui si perfezioni per primo il diritto alla pensione anticipata.