Nella sezione “Esito del calcolo del 730 precompilato” è possibile verificare, in base ai dati precaricati  dall’Agenzia delle entrate, se dalla dichiarazione risulta un rimborso da riscuotere, Irpef da versare, oppure un saldo zero.

I conguagli del 730 precompilato e ordinario

Le somme risultanti a credito sono rimborsate mediante una corrispondente riduzione delle ritenute dovute dal dichiarante sulla prima retribuzione utile, comunque sulla retribuzione di competenza del mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione, ovvero utilizzando, se necessario, l’ammontare complessivo delle ritenute operate dal medesimo sostituto.

Colui che presta assistenza fiscale, comunica il risultato contabile all’Agenzia delle entrate entro:

  • il 15 giugno di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente entro il 31 maggio;
  • il 29 giugno di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 20 giugno;
  • 23 luglio di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 21 giugno al 15 luglio
  • contribuente dal 16 luglio al 31 agosto;
  • il 30 settembre di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 30 settembre.

Di conseguenza, in base a quanto previsto dall’art.19 del D.M. 164/1999, i rimborsi saranno effettuati:con modello consegnato a giugno: rimborso 730 a luglio/agosto; modello consegnato a luglio: rimborso 730 ad agosto-settembre; con modello consegnato a settembre: rimborso ad ottobre/novembre.

730 precompilato: errori di compilazione con effetti sui conguagli

Nella presentazione diretta del 730 precompilato, il contribuente potrebbe avere delle difficoltà a gestire la parte relativa al risultato contabile della dichiarazione. La dichiarazione potrebbe risultare “non liquidabile”. Bloccando i conguagli.

In base a quanto riportato sul sito della dichiarazione precompilata e su fisco oggi (sito dell’Agenzia delle entrate):

Nella sezione “Esito del calcolo del 730 precompilato” è possibile verificare, in base ai dati inseriti dall’Agenzia delle entrate, se dalla dichiarazione risulta un rimborso da riscuotere, delle imposte da versare, oppure un saldo zero (se non ci sono imposte né a credito né a debito).

Quando l’esito del calcolo viene segnalato come “Non liquidabile”, significa che uno o più quadri devono essere completati, inserendo o integrando alcuni dati. L’applicazione indica, comunque, quali sono i quadri da completare. Per esempio, se dopo aver selezionato il tasto “Calcola” si visualizza il messaggio “Non liquidabile – Completa i quadri: Quadro A, Quadro B”, bisognerà intervenire nei quadri A (Redditi dei terreni) e B (Redditi dei fabbricati e altri dati), attraverso la funzione di “Modifica”. Solo un modello corretto e completo può essere accettato e inviato.

Il risultato finale della dichiarazione sarà disponibile dopo la necessaria integrazione del 730.