Il 730 Precompilato si ottiene partendo dai dati già in possesso dell’Anagrafe Tributaria.

730 Precompilato: conviene accettare oppure no?

Di fronte al 730 Precompilato, sostanzialmente, il contribuente ha una triplice scelta:

  • accettare;
  • rifiutare;
  • accettare con modifiche.

Chi accetta i dati del 730 Precompilato senza apportare modifiche di fatto è esente da controlli fiscali sulla dichiarazione dei redditi. Le verifiche, infatti, partono in caso di rifiuto e/o modifiche, soprattutto se le contestazioni riguardano gli importi in detrazione.

730 Precompilato accettato anche con modifiche?

La prima e la terza scelta non si equivalgono.

Ne abbiamo parlato più approfonditamente qui, chiarendo la differenza tra accettazione 730 e accettazione con modifiche.

Non tutte le modifiche, però, rilevano ai fini del controllo. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che esiste una differenza tra modifiche sui dati sensibili e personali e quelle che invece riguardano gli importi detraibili. Nel primo caso il 730 Precompilato si intende alla stregua di quello accettato. Attenzione perché una modifica apparentemente di questo tipo, potrebbe invece, a ben vedere, incidere sulle tasse. Pensiamo, ad esempio, al cambio di domicilio fiscale, che può far aumentare o diminuire l’importo delle addizionali regionale e comunale all’Irpef.

Verifiche Agenzia delle Entrate: quali dati finiscono nel mirino del Fisco?

L’occhio dell’Agenzia delle Entrate si può focalizzare soprattutto su:

  • informazioni mancanti o non corrette in merito ai contratti di affitto/locazione;
  • variazione di dati non riscontrabili nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (come un cambio di residenza o di proprietà);
  • dati riportati da terzi ma che non risultano inseriti nella dichiarazione dei redditi precompilata;
  • spese sostenute per i familiari a carico (detrazioni sanitarie, per l’Università dei figli e per l’asilo nido).