È tempo di dichiarazione dei redditi per i contribuenti italiani e quindi è tempo di modello 730. Dall’11 maggio è possibile trasmettere all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione dei redditi con il modello 730 del 2023. Con il 730 di quest’anno come è naturale che sia si devono dichiarare i redditi dell’anno d’imposta 2022. Ma oltre a dichiarare i redditi per pagare l’IRPEF, con la dichiarazione dei redditi si possono recuperare le detrazioni spettanti. Sia quelle fisse come sono quelle per lavoro dipendente, per redditi da pensione o per lavoro autonomo, che quelli derivanti dalle spese detraibili e deducibili.

Uno spaccato particolare delle detrazioni è sicuramente quello dei familiari a carico. Soprattutto quest’anno bisogna prestare attenzione, perché molto è cambiato con l’ingresso nel sistema dell’assegno unico sui figli a carico fino a 21 anni di età. Questa misura infatti ha rivoluzionato il meccanismo del welfare per le famiglie a partire proprio dalle detrazioni. Ma come si fa a inserire le detrazioni per i familiari a carico per soggetti che rientrano nel perimetro dell’assegno unico? Vediamo di rispondere a numerosi dubbi al riguardo.

“Gentili esperti della redazione di Investire Oggi, sono un contribuente italiano alle prese con la propria dichiarazione dei redditi con modello 730 precompilato. Aprendo la dichiarazione nel mio cassetto fiscale ho notato che non compaiono moglie e figlio di 12 anni a mio carico. Li ho inseriti ma non capisco quali detrazioni posso sfruttare. Ci sono infatti delle caselle che indicano i mesi di detrazione fruibili da gennaio a febbraio 2022 e altre che riguardano i mesi successivi. Mi date una mano a procedere al meglio con la mia dichiarazione per quanto riguarda il carico dei familiari?”

Dalle detrazioni per figli e coniuge a carico all’assegno unico, l’attenzione deve essere massima

Uno degli aspetti più controversi e da approfondire che riguarda tanto la dichiarazione dei redditi che l’assegno unico è quello dei familiari a carico.

L’assegno unico e universale sui figli a carico ha di fatto sostituito qualsiasi altra misura o bonus destinato alle famiglie. Bonus bebè, assegno per il nucleo familiare, premio alla nascita e detrazioni sono le misure che hanno lasciato il posto all’assegno unico per le famiglie con figli al di sotto dei 21 anni di età. Le detrazioni per familiari a carico hanno sempre rappresentato una parte fondamentale delle dichiarazioni dei redditi degli italiani.

Chi ha familiari a carico da sempre gode di alcune detrazioni che riducono di molto l’IRPEF dovuta e quindi che producono un risparmio sulle imposte. Ma se l’assegno unico ha sostituito queste detrazioni, vuol dire che queste famiglie non possono godere più di queste detrazioni? Dovrebbe essere così, ma occorre chiarire alcuni aspetti, anche perché l’assegno unico è entrato in funzione lo scorso anno a marzo. Pertanto, a prescindere da tutto i primi due mesi dell’anno erano ancora assoggettati alle misure precedenti, detrazioni comprese.

Quando un familiare può essere considerato a carico nel modello 730

Prima di approfondire l’aspetto della detrazione nel modello 730 per chi è nel perimetro dell’assegno unico, meglio rinverdire le regole che determinano la possibilità di considerare a carico fiscalmente un familiare. Per essere considerati come soggetti fiscalmente a carico nell’anno 2022 il reddito complessivo deve essere pari o più basso 2.840,51 euro. Per chi è sotto i 24 anni di età il reddito complessivo deve essere pari o inferiore a 4.000 euro. Naturalmente se a carico, anche le spese sostenute da questi soggetti finiscono con il poter essere scaricate dal dichiarante del 730. Per il coniuge a carico (anche partner di unione civile), la detrazione per carichi di famiglia è piena fino a 15.000 euro di redditi e tende a scendere fino a non essere godibile sopra gli 80.000 euro.

Figli e coniuge a carico nel 730, ecco come deve fare chi prende l’assegno unico

Come detto, per i figli fino a 21 anni di età c’è la possibilità di prendere l’assegno unico. E si perde la detrazione. Ma solo per i mesi successivi all’ingresso dell’assegno unico nel sistema di welfare per le famiglie. Per gennaio e febbraio la detrazione è ancora fruibile. E nella casella di cui parla il nostro lettore, va inserito il numero 2 ad indicare 2 mesi di detrazione fruibile. Per il coniuge invece tutto normale. Infatti per il coniuge a carico, il contribuente ha diritto a una detrazione calcolata sulla base del reddito complessivo, ovvero ha diritto allo sconto sull’IRPEF. Si tratta di 800 euro di sconto se il reddito è fino a 15.000 euro. Per redditi superiori, compresi tra 15.001 e 40.000 euro, la detrazione è pari a 690 euro, mentre scende progressivamente fino alla già citata soglia degli 80.000 euro.

La guida alla compilazione del quadro dei familiari a carico nel modello di dichiarazione dei redditi

Entrando nello specifico del quesito e quindi della compilazione del relativo quadro per le detrazioni familiari a carico, è necessaria una guida sintetica. Nel rigo oltre a barrare la casella C che sta per coniuge a carico, va inserito il codice fiscale del coniuge in colonna 4 mentre in colonna 5 va indicato il periodo di carico fiscale che se per tutto l’anno prevede il numero 12. Come detto per i figli, di cui occorre inserire il codice fiscale, va inserito il numero 2 (relativo a gennaio e febbraio 2022). Se i figli hanno goduto dell’assegno unico solo per parte dell’anno 2022, perché magari hanno superato i 21 anni proprio nel 2022, ogni mese successivo al 21imo compleanno va inserito come detrazione spettante.