Cosa serve per la compilazione del 730? Quali sono i documenti necessari per ottenere deduzioni e detrazioni per limare il più possibile le tasse da pagare?

Se vi recate a un patronato o presso un professionista abilitato, oltre alle Certificazioni Uniche, dovrete munirvi anche di documenti di identità e codice fiscale di tutti i familiari a carico.

E’ bene portare sempre dietro la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente da cui è possibile ricavare molti dei dati che serviranno per quella dell’anno in corso.

Se il patronato o il commercialista fanno per la prima volta la dichiarazione dei redditi a vostro nome possono aver bisogno anche dei dati della casa, se è di proprietà: è bene, quindi, portarsi dietro sia l’atto di acquisto che la visura catastale dell’immobile.

Nella dichiarazione dei redditi vanno dichiarati tutti i redditi e non solo quelli che derivano dal lavoro: se avete percepito dividendi azionari, se percepite redditi da diritti di autore, da vendita di terreni o cessioni immobili acquistati da non più di 5 anni, compensi percepiti per attività sportive dilettantistiche superiori a 7500 euro l’anno ecc…

Tutto va dichiarato anche se siete separati e percepite assegno di mantenimento dall’ex coniuge (quello per i figli, invece, non va dichiarato).

Se avete immobili dati in locazione dovreste portare anche tutto quello che concerne l’immobile in questione, compreso l’importo totale del canone incassato l’anno precedente.

Detrazione e deduzioni: quali documenti servono?

Se avete figli che studiano fuori sede, è bene ricordare che è possibile portare in detrazione il canone di locazione su un importo massimo di 2633 euro (portare il contratto di affitto),  anche se la casa in cui vivete è in affitto, il canone di locazione può essere detratto, quindi anche in questo caso è bene portare il contratto di affitto. Possono essere portate in detrazione assicurazione sulla vita e sugli infortuni e anche i versamenti effettuati per la pensione integrativa.

L’elenco dei documenti prosegue alla prossima pagina.

Tutte le spese mediche sostenute nell’anno di imposta precedente vanno documentate: dentista, oculista, analisi del sangue, visite specialistiche, medicinali ecc…

Possono essere portati in detrazione anche i contributi versati per la colf e la badante.

Mobili, elettrodomestici possono essere portati in detrazione per il 50% se pagati con bonifico, carta di credito e bancomat ma gli acquisti vanno comprovati da fatture e solo se si sono effettuati unitamente ad una ristrutturazione.

Le spese sostenute per gli interventi di risparmio energetico portano una detrazione del 55% o 65% in 10 anni. Se avete installato un impianto di videosorveglianza in casa e siete in possesso della fattura anche quella è possibile portare in detrazione.

Altre spese detraibili sono quelle relativi ai figli: pagamenti di rette, mense scolastiche e gite per un massimo di 632 anni per ogni figlio fino ai 3 anni di età. Tutte le spese sostenute come erogazioni liberali nei confronti di istituti di istruzione, onlus, enti di ricerca e partiti. Per i figli possono essere portate in detrazione anche le spese sportive: per chi ha figli di età compresa tra 5 e 18 anni la detrazione massima è di 210 euro ogni figlio, a patto che si presentino le quietanze di pagamento delle spese sostenute.

Si possono portare in detrazione gli assegni di mantenimento al coniuge periodici, presentando copia della sentenza del giudice e le dichiarazioni che attestino il pagamento degli assegni periodici, insieme ad una dichiarazione in cui si dichiarino le somme corrisposte e il codice fiscale di chi percepisce gli assegni.

Le spese per disabili e portatori di handicap possono essere portate in detrazione ma serve anche in questo caso la prova che attesti la spesa.

Per chi paga il mutuo, poi, è possibile portare in detrazione gli interessi passivi: in questo caso servirà portare l’atto di compravendita e di mutuo, la dichiarazione della banca o le quietanze che attestino il pagamento.

Altre spese che possono essere portate in detrazione sono:

  •          le spese veterinarie;
  •         i contributi per il riscatto della laurea per persone a carico;
  •         le spese per servizi di interpretariato dei sordomuti;
  •         i contributi di bonifica;
  •         le spese per l’adozione di un minore straniero;
  •         le ricevute dei versamenti di contributi previdenziali (ad esempio per il fondo casalinghe);
  •         le spese funerarie per un massimo di 1.550 euro (magra consolazione per chi resta…).